Legambiente è sconcertata dai silenzi relativi alla vicenda della nave con carico pericoloso salpata lunedì scorso all'alba dall'Arsenale Militare della Spezia e scortata da una nave da guerra.
Legambiente Val di Magra dice sì alla proposta di fusione dei Comuni di Castelnuovo Magra e Ortonovo nel Comune di Luni, in previsione del Referendum consultivo del 9 Febbraio prossimo.
Legambiente denuncia da anni la drammatica situazione di Via Parodi, dove decine di tir da e per l'omonima cava creano disagi sempre più pesanti agli abitanti della zona.
"Abbiamo letto, con notevole sconcerto, la proposta dell'Autorità Portuale della Spezia, coadiuvata anche dall'Amministrazione Comunale della Spezia, di realizzazione, con un investimento di 4 milioni di Euro, della barriera di abbattimento dei rumori nei quartieri davanti alla fascia portuale". Così Stefano Sarti di Legambiente La Spezia.
Legambiente Liguria esprime la propria contrarietà alla recente decisione della giunta regionale di prolungare, attraverso un articolo di un collegato alla finanziaria regionale, il Piano Casa della Regione fino a metà del 2015.
Legambiente, Italia Nostra e Comitato Piazza Verdi hanno scritto alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Liguria e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Liguria, chiedendo agli enti di "chiarire la portata dell'efficacia dell'atto di annullamento in sede di autotutela del 15/11/2013, nonché di esercitare i loro compiti di vigilanza e controllo come previsti dalla vigente normativa al fine di tutelare preventivamente l'immobile Piazza Verdi comprensivo di tutti i suoi elementi pertinenze e componenti arboree comprese". Il testo completo della missiva:
Chi percorre i sentieri del Carpione, non può non restare ammirato di fronte alle imponenti opere di regimentazione idraulica edificate dai nostri predecessori.
La conclusione delle indagini preliminari della magistratura hanno confermato quanto sostenuto e documentato da Legambiente: l'edificazione selvaggia di Aulla realizzata in pieno alveo attivo del Fiume Magra è causacolposa del disastro alluvionale avvenuto il 25 ottobre del 2011.
Sono passati ormai diversi anni da quando il TAR, il tribunale amministrativo regionale, e poi il Consiglio di Stato, hanno fortunatamente bocciato lo scellerato progetto di cementificare quel che resta della pinetina sovrastante lo stabilimento balneare della Baia Blu.
dal circolo Legambiente di Lerici - Chi percorre i sentieri del Carpione, non può non restare ammirato di fronte alle imponenti opere di regimentazione idraulica edificate dai nostri predecessori.
Un grande striscione di Legambiente con scritto STOP AL CARBONE, accanto allo striscione SpeziaViaDalCarbone del Comitato Spezzino, stesi a bordo della Goletta Verde con sullo sfondo lo scarico a mare della Centrale Termoelettrica di Vallegrande e più in la le ciminiere dell'Enel.
Alluvioni e frane che hanno colpito anche recentemente il nostro Paese sono figlie di un'eccessiva urbanizzazione, dell'abbandono delle buone pratiche agricole, di un'errata manutenzione dei corsi d'acqua, della scarsità di risorse economiche per la prevenzione e dell'incapacità di spendere i pochi soldi disponibili.
Mercoledì 30 ottobre alle 17,30 presso la sala della Provincia della Spezia si terrà "No al Carbone, Sì alle Energie rinnovabili", incontro pubblico organizzato da Legambiente.
Appresa la notizia della richiesta di archiviazione inoltrata dalla procura spezzina, Legambiente insiste nella prosecuzione delle indagini, con il deposito dell'opposizione davanti al gip della Spezia.
Abbiamo atteso per intervenire sullo stimolo effettuato da Roberto Mazza, Portavoce del Movimento Stop al Consumo di Territorio, circa i destini di Marinella ora, che il Progetto prospettato dal Masterplan 2007 sembra sempre più allontanarsi.
Riceviamo e pubblichiamo la comunicazione inviata da Legambiente e Italia Nostra al Sindaco Federici, al Prefetto, al Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici, alla Direttrice della Sovrintendenza e alla Procura spezzina, relativa all'approssimarsi dei lavori di Piazza Verdi ai pini e alle loro radici.
Ha superato le 1400 firme l'appello, lanciato meno di un mese fa, da Marco Parini, presidente nazionale di Italia Nostra e Vittorio Cogliati Dezza presidente nazionale di Legambiente, in difesa della Piazza e «per il rispetto dei diritti costituzionali dei cittadini» che annovera tra i primi 33 firmatari nomi del calibro di Salvatore Settis, storico dell'arte, archeologo e già direttore della Normale di Pisa; il noto urbanista Vezio De Lucia; Vittorio Emiliani, presidente del Comitato per la Bellezza, solo per dirne alcuni (https://www.change.org/it/petizioni/piazza-verdi-la-spezia-rispettiamo-la-storia-i-diritti-costituzionali-dei-cittadini-e-le-normative-di-tutela-firma-l-appello).
Le associazioni ambientaliste spezzine Italia Nostra, Legambiente, LIPU e WWF, assieme ai comitati dei cittadini impegnati in battaglie e vertenze che riguardano il verde urbano, la cura e manutenzione e la sua tutela e difesa, ritengono importante intervenire in maniera unitaria sul problema del verde pubblico in città.
Se una costa meravigliosa, che doveva essere preservata in quanto tale, nella fattispecie alla Venere Azzurra, è stata ridotta alla triste condizione attuale, ciò va ricondotto all'incompetenza e all'inadeguatezza, dando per scontato l'onestà intellettuale e l'interesse per il bene comune, di tutta una classe politica locale a partire dagli anni '60.
Le associazioni ambientaliste spezzine Italia Nostra, Legambiente e Wwf sono solidali con gli abitanti di Piazza Chiodo e aeree limitrofe, che da tempo ( a in particolare negli ultimi mesi) lamentano disagi legati allo stazionamento in quelle zone dei bus dell'ATC e non solo, infatti ultimamente l'area è anche interessata dalla presenza di pullman da turismo.
Legambiente Lunigiana organizza l'incontro pubblico "Biomasse e filiera locale legno-energia - Un contributo alla lotta ai cambiamenti climatici ed allo sviluppo della Green Economy in Lunigiana". Appuntamento Lunedi 16 settembre 2013, ore 16,30 Stanze del Teatro della Rosa, Pontremoli (MS). Programma:
Riceviamo da Legambiente documenti che l'associazione ambientalista, con il portavoce Legambiente Valdimagra, Alessandro Poletti, definisce "dimostrazione della piena sintonia tra noi e i nostri organismi Nazionali riguardo alla questione del Dissesto idrogeologico, contrariamente alle affermazioni apparse nel Documento di Risposta del Sig. Ghirlanda (Comitati alluvionati,ndr) al nostro Commento all'OdG Senatoriale sul Dissesto idrogeologico. È inoltre da sottolineare - prosegue Poletti - l'apprezzamentoo che tali documenti allegati hanno riscosso presso il Ministro Orlando". Di seguito, il comunicato collettivo relativo all'incontro con Orlando. Il allegato, il documento "Prevenzione e mitigazione del rischio: le priorità per il governo del Paese"
Convinti della necessità di un'azione urgente ed efficace per la mitigazione del rischio idrogeologico che superi la logica dell'emergenza, associazioni ambientaliste e di categoria, ordini professionali, sindaci, tecnici ed esperti del settore riuniti in una coalizione straordinario hanno incontrato questa mattina a Roma il ministro Orlando per affrontare con lui la questione prima delle piogge autunnali e presentargli una serie di proposte.
Il gruppo di lavoro è frutto di un'alleanza ampia e trasversale che vede la partecipazione di tanti soggetti competenti in materia di acque e difesa del suolo, una coalizione composta da tante ragioni sociali e competenze diverse in materia che per la prima volta ragiona su un documento condiviso e auspica di diventare un interlocutore del ministero dell'Ambiente in merito alla definizione delle politiche di mitigazione del rischio idrogeologico da mettere in campo da qui ai prossimi anni.
L'obiettivo comune è quello di condividere l'urgenza e l'importanza della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico nel nostro Paese, stabilendo strumenti e priorità d'intervento, senza dimenticare l'importanza delle attività di informazione e formazione dei cittadini. La coalizione è persuasa che mettere il paese in condizione di affrontare il nuovo livello di rischio debba essere una priorità nel programma di governo e nutre la convinzione che questo non produrrà solo un beneficio in termini di sicurezza, ma anche un'ottima occasione di rilancio economico e occupazionale nei territori. "E' urgente superare la risposta emergenziale che ha caratterizzato gli ultimi decenni - hanno affermato i suoi rappresentanti - mettendo in campo una politica integrata che coinvolga tutti i soggetti interessati per passare dalla logica della riparazione localizzata a quella della prevenzione e riqualificazione territoriale, con indubitabili positive conseguenze anche sul piano economico".
Al ministro dell'Ambiente la coalizione ha presentato un documento con proposte dettagliate che vertono su tre aspetti prioritari: la semplificazione normativa per il governo e la manutenzione del territorio, l'approccio tecnico-scientifico al problema, adeguato alle novità e ai cambiamenti in atto e il reperimento e la continuità delle risorse economiche. Tra le proposte avanzate quella di creare presso il ministero un tavolo permanente di consultazione e collaborazione tra istituzioni, ordini professionali e associazioni per lavorare da subito su un migliore coordinamento della normativa esistente e l'identificazione chiara delle competenze e del sistema delle responsabilità, a partire dalle Autorità di distretto; far rientrare le misure e gli interventi da mettere in atto nella logica multidisciplinare e sistemica della pianificazione di bacino, coerentemente con quanto previsto dalla Direttiva Quadro Acque e dalla Direttiva Alluvioni; garantire risorse economiche adeguate e continue e ripensare agli interventi fin qui progettati per verificarne la pertinenza rispetto alle modificazioni che si sono verificate sul territorio.
Fanno parte del gruppo di lavoro:
Legambiente, Coldiretti, Anci, Consiglio nazionale dei geologi, Consiglio nazionale degli architetti, Consiglio nazionale dei dottori agronomi e forestali, Consiglio nazionale degli ingegneri, Consiglio nazionale dei geometri, Inu, Ance, Anbi, WWF, Touring Club Italiano, Slow Food Italia, Cirf, Aipin, Sigea, Aiab, Tavolo nazionale dei contratti di fiume Ag21 Italy, Federparchi, Gruppo183, Arcicaccia, Alta Scuola, Società dei territorialisti.
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