"Ci sono elementi tali da far ritenere che alla Spezia, come in italia - fanno sapere da Legambiente - il capitolo 'Navi dei veleni' connesso al tema dei rifiuti tossici, sia ancora attuale, tanto in base alle dichiarazioni del pentito Francesco Fonti, quanto in base alla nuova perizia sulle cause del decesso del capitano De Grazia, la quale stabilisce la morte non naturale dell'investigatore di spicco durante il tragitto per raggiungere la nave Latvia, ormeggiata nel porto spezzino".
"Inoltre il quadro indiziario emerso - prosegue Legambiente - attraverso l'audizione di fonti testimoniali, nell'ambito delle commissioni parlamentari di inchiesta dal 2010 ad oggi, non lascia dubbi sul fatto che l'Italia ed in particolare La Spezia siano stati un nodo nevralgico nel traffico internazionale di rifiuti tossici".