Tutto questo è avvenuto nel corso del blitz con successiva conferenza stampa che si è svolta a bordo della storica imbarcazione dell'Associazione Ambientalista questa mattina, mercoledì 30 Ottobre alle ore 11. Un evento per ricordare la totale contrarietà di Legambiente e di altri soggetti e associazioni al Carbone come combustibile principale per produrre elettricità in tante centrali italiane, e soprattutto in quella spezzina di Vallegrande, attiva dagli anni 60, anche se attualmente configurata con due sezioni a turbogas, peraltro pesantemente sottoutilizzate.
E non è tutto qui. Recentemente con la firma del Ministro dell'Ambiente, lo spezzino Andrea Orlando, è stata concessa all'Enel la facoltà di produrre energia elettrica per 8 anni in maniera largamente prevalente con Carbone e Olio Combustibile, e una bassissima quota di Metano.
Come Legambiente abbiamo criticato fortemente questi altri 8 anni di"licenza" all'Enel -commenta Stefano Sarti, Vice Presidente Regionale di Legambiente - evidenziando anche come il Comune della Spezia e soprattutto il Sindaco non abbiano svolto fino in fondo il loro ruolo in materia di parere sanitario, questo ancor più grave visti i problemi di ordine ambientale e sanitario che la centrale pone sul territorio. Proprio ieri la Regione Liguria ha presentato alle associazioni ambientaliste il nuovo piano energetico regionale -dichiara Santo Grammatico, Presidente Regionale di Legambiente - del quale abbiamo apprezzato gli obbiettivi di aumento dell'efficienza e delle energie rinnovabili in Liguria. Ma siamo perplessi per la mancanza di due grandi temi: il ruolo dei trasporti sul peso complessivo dei consumi energetici liguri e il ruolo, nella produzione di energia, che danno le tre grandi centrali termoelettriche presenti in Liguria: Vado Ligure, Genova e La Spezia. Presente all'iniziativa di Legambiente anche Markus Keller, vero e proprio "ambasciatore" del no al carbone, dell'associazione Futuro invece di Carbone del Cantone dei Grigioni, in Svizzera. Associazione protagonista del referendum con il quale i cittadini del cantone hanno bocciato l'investimento della società Repower per la costruzione di una centrale termoelettrica a Saline Jonica, in Calabria. Il Cantone dei Grigioni detiene la maggioranza del pacchetto di Repower, e quindi tutti ì cittadini di quel Cantone sono stati chiamati a scegliere cosa dovesse fare la "loro" azienda.
"La nostra non è una battaglia localistica, infatti nel nostro cantone non sussistono impianti termoelettrici, la nostra è una visione a 360 gradi contro il carbone e i combustibili fossili, in nome della battaglia contro l'inquinamento locale e globale del pianeta. Bisogna abbattere la CO2 a livello globale, altrimenti saranno problemi per il nostro pianeta. E noi vogliamo dare il nostro contributo -ha detto Markus Keller nel corso della conferenza stampa.