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Venere Azzurra, ambientalisti contro il Comune: "Quando sarà rivisto il PUC?"

Se una costa meravigliosa, che doveva essere preservata in quanto tale, nella fattispecie alla Venere Azzurra, è stata ridotta alla triste condizione attuale, ciò va ricondotto all'incompetenza e all'inadeguatezza, dando per scontato l'onestà intellettuale e l'interesse per il bene comune, di tutta una classe politica locale a partire dagli anni '60.

Non si spiega altrimenti quale altra ragione possa indurre a devastare identità e bellezza di un luogo, che di per sé, semplicemente per il fatto di esistere qual è, ha affascinato e attratto – da tre secoli a questa parte – persone provenienti da luoghi anche molto lontani producendo nel tempo valore economico, sociale e culturale.
Pensiamo anche che la dimensione 'comunale' sia insufficiente e che la politica del territorio debba aprirsi ad un criterio di area più ampio e più vasto, a una pianificazione intercomunale di carattere strutturato con delle politiche di indirizzo il più possibile condivise, partecipate e sorvegliate nel loro percorso attuativo.
Siamo anche per un turismo sostenibile e responsabile che salvaguardi l'ambiente, le culture e le comunità locali.
Più di dieci anni fa, alla presentazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), come associazioni ambientaliste inoltrammo un corpo di osservazioni con lo scopo di salvaguardare zone di grande pregio e bellezza: Baia Blu, Venere Azzurra, la Lama a La Serra ed altre ancora. Nessuna di queste osservazioni venne accolta e fu approvato l'attuale PUC che ha consentito le aggressioni al territorio, azioni disastrose per l'ambiente e il paesaggio, fallimentari dal punto di vista economico. A più di 15 mesi dall'insediamento, la nuova Amministrazione non ha ancora messo mano alla revisione dell'attuale PUC scaduto nel 2012. Il Piano Urbanistico Comunale è lo strumento basilare per programmare e pianificare il futuro di un territorio e di una comunità, perché esprime le intenzioni di sviluppo urbano, civile, economico e sociale.
Con la presentazione delle firme raccolte, oltre a quando esposto nella petizione, chiediamo al Sindaco e alla Giunta di comunicare alla cittadinanza quando, con quali indirizzi e a che studio professionale verrà conferito l'incarico per la revisione del PUC. Che si attivi affinché i cittadini e le associazioni ambientaliste possano partecipare fin dall'inizio all'elaborazione del piano intervenendo di volta in volta nell'esame della descrizione costitutiva, nella definizione degli obiettivi e nella stesura dello stesso. Chiediamo che venga applicata la Convenzione Europea di Aahrus, a cui l'Italia aderisce, che il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare sostiene e promuove, e che prevede la partecipazione della cittadinanza a ogni scelta di intervento ambientale.

 

Giovanni Cortelezzi - Legambiente circolo di Lerici
Guido Crosta - Italia Nostra Lerici
Angelo Tonelli - Osservatorio Eco-spirituale Lerici

(Lerici 16 Settembre 2013)

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