Confronto voluto da Confartigianato per spiegare tutte le novità.
Settore in crescita con grandi potenzialità per il porto spezzino. Di Sarcina: “Coinvolgeremo anche la Regione Liguria".
CNA La Spezia ha organizzato un incontro pubblico sul Demanio Marittimo relativo ai provvedimenti per il prolungamento della durata delle concessioni demaniali.
L’iniziativa si terrà lunedì 11 febbraio 2019 alle ore 18.00 nella sala consiliare del Comune di Ameglia e vede la partecipazione dell’Assessore Regionale al Demanio Marco Scajola, oltre al sindaco di Ameglia Andrea De Ranieri, alla coordinatrice regionale CNA Balneatori Sonia Carolì e alla referente sindacale CNA Nautica La Spezia Giuliana Vatteroni.
All’interno della Legge di Bilancio sono state inserite ed approvate misure a favore del comparto balneare gravemente penalizzato dalla maldestra applicazione della Direttiva Bolkenstein.
Le misure riguardano principalmente una proroga di 15 anni della concessione demaniale a favore sia delle imprese il cui titolo concessorio fosse stato rilasciato anteriormente al 31 dicembre 2009 sulla base dell’articolo 1 comma 683 della stessa legge di bilancio, sia delle concessioni rilasciate successivamente a tale data sulla base del comma 682 ma anche a favore delle cosiddette concessioni “pendenti” alla data del 31 dicembre 2009.
“L’istanza di vidimazione, presso il Comune che ha rilasciato le stesse, consentirà la prosecuzione dell’attività per ulteriori 15 anni - spiega la coordinatrice provinciale e referente della nautica Cna La spezia Giuliana Vatteroni – i balneari potranno così investire e lavorare più serenamente, perché anziché una scadenza della concessione al dicembre del 2020 hanno una prospettiva fino al 2033. CNA a livello nazionale, prima ancora che uscisse la legge di bilancio, ha elaborato in collaborazione con uno studio legale fiorentino le istanze che le imprese dovranno presentare per dare seguito a quanto deciso dal Governo. Restiamo a disposizione per dare consulenza alle imprese che vogliono capire se e in che misura rientrano nella proroga della Bolkestein. Anche le darsene che effettuano attività turistico ricreativa rientrano nel provvedimento, ma occorre leggere nel dettaglio la concessione per capire se si hanno gli specifici requisiti. L’incontro con l’Assessore Regionale al Demanio Scajola servirà anche a questo – conclude Vatteroni – e ad analizzare il futuro dei balneari e delle darsene”.
Per rifornire a bordo gli yacht. Un servizio in più, con prodotti agroalimentari di qualità.
Gli appuntamenti all’Agorà e la nuova sezione “Speciale Cammini” sono stati vincenti.
Firmato l’accordo fra IMM e Federalberghi Toscana per offrire strutture convenzionate in occasione degli eventi.
Le imprenditrici della CNA provano a dare una spallata al gender gap in economia. Una delegazione di CNA Impresa Donna La Spezia e Liguria ha partecipato ieri alla tavola rotonda organizzata al Senato della Repubblica sul tema “Politica: sostantivo femminile singolare”. Una iniziativa che ha visto la partecipazione delle senatrici Nunzia Catalfo, Anna Rossomando (vice Presidente del Senato) e Maria Virginia Tiraboschi.
La giornata di studio ha esaminato i principali temi dell’imprenditoria femminile come la necessità di politiche di sostegno mirate al welfare e alle pari opportunità sino alle maggiori difficoltà rispetto agli uomini all’accesso al credito rilevato dall’indagine condotta da Swg per CNA nazionale. CNA Impresa Donna ha concretizzato quanto rilevato stilando otto proposte a sostegno dell’imprenditoria in rosa.
“La CNA ha messo in campo un pacchetto di otto proposte per favorire l’impresa femminile ma una, in particolare, è quella che riteniamo rappresentativa del criterio con cui vorremmo affrontare il problema del grosso gap di genere che caratterizza l’economia italiana: una detrazione del 50% sui voucher per tutti i servizi di cura di qualsiasi genere” spiega la Presidente di CNA Impresa Donna La Spezia Cristina Poletti. “Questa detrazione avrebbe un grosso impatto sull’economia, e permetterebbe di contrastare il lavoro nero. – prosegue la Presidente del CID Cna La Spezia -. Un’occasione economica per tutti, uomini e donne, che porterebbe maggiore coesione sociale oltre ad innalzare la qualità della vita di tutti i cittadini. In Italia le prospettive delle donne nel mondo del lavoro sono ancora lontane dall’essere eguali a quelle degli uomini. Il nostro Paese non ha investito in maniera sufficiente nelle politiche sociali a favore della famiglia e non prevede una misura universalistica di sostegno ai figli. Esistono, inoltre, profonde differenze anche tra lavoratrici: il congedo di maternità obbligatorio, a esempio, prevede un’astensione dal lavoro di cinque mesi per tutte le lavoratrici, ma la copertura completa del reddito è riservata alle sole dipendenti. E’ per correggere queste storture, almeno parzialmente – conclude Cristina Poletti -, che abbiamo preparato un pacchetto di proposte sulle politiche d’investimento e sulle politiche di azione, relativo alle lavoratrici autonome”.
Eccole in sintesi le proposte.
Le politiche d’investimento:
1. Rendere detraibili al 50% tutte le spese di cura e di aiuto alla famiglia.
2. Riforma dell’indennità di accompagnamento, attraverso l’introduzione della possibilità di scegliere tra prestazioni monetarie e servizi alla persona, al fine di consentire al beneficiario o alla sua famiglia di scegliere tra il contributo economico o fornitura di servizi domiciliari in forma organizzata ed erogati da diversi soggetti siano essi pubblici, privati o del terzo settore.
3. Ridurre dal 22% al 5% l’Iva applicata ai servizi di welfare prestati dalle strutture private diverse dalle cooperative sociali e dai loro consorzi.
4. Riequilibrare la distribuzione dei fondi destinati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che attualmente vanno per il 90% alle lavoratrici dipendenti e per il 10% alle autonome.
Le politiche d’azione:
1. Rendere più flessibile l’offerta di servizi pubblici di welfare soprattutto rispetto agli orari e alle modalità di erogazione che risultano estremamente rigidi e sono scarsamente tarati sulle esigenze dei lavoratori dipendenti e dei loro ritmi più tradizionali.
2. Riconoscere il “costo” del tempo dedicato alla formazione in termini di mancato guadagno, consentendo di dedurre dal reddito una somma aggiuntiva rispetto alla spesa sostenuta.
3. Incentivare la creazione di reti territoriali di conciliazione vita/lavoro per servizi di welfare per la famiglia e per l’infanzia che prevedano la collaborazione pubblico/privato.
4. Attivare un tavolo tecnico permanente presso il dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio sull’imprenditoria femminile e sulle politiche di welfare. Istituire una commissione parlamentare bicamerale per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere.
SONDAGGIO CNA-SWG SU DONNE LAVORO E CREDITO
Il lavoro? Per le donne deve portare più reddito e più sicurezza.
Ma nell’accesso al credito sono trattate peggio degli uomini
A registrare un diverso trattamento nell’acceso al credito per le donne rispetto agli uomini è una indagine condotta da Swg per CNA nazionale, su un campione rappresentativo della società italiana, dedicata a “Donne, imprenditoria e accesso al credito”.
Cosa vogliono, dunque, le donne dal lavoro? Un maggior reddito a disposizione e, di conseguenza, un futuro più sicuro sono le motivazioni che principalmente spingono una donna al lavoro. Il 31% delle interpellate è mosso da più cospicue entrate economiche, con un picco del 35% tra quante si situano nella fascia di età 35/54 anni e del 43% tra le residenti nelle regioni centrali. La sicurezza rispetto alle incertezze della vita stimola un altro 25% del panel con il tetto del 27% raggiunto sempre nella fascia 35/54 anni e del 36% al Sud.
A distanza (tra i risultati ai quali, potendo scegliere, le donne ambiscono sul fronte lavorativo) si piazza una maggiore gratificazione professionale, che si ferma al 13% del totale con il 15% raggiunto dalle donne che hanno oltre 54 anni di età e il 18% nel Nord Ovest. Una motivazione tallonata dalla disponibilità più elevata di tempo libero, che tocca il 12% delle coinvolte nell’indagine, stavolta con la massima percentuale (16%) nella fascia più giovane, tra i 18 e i 34 anni, e al Centro (15%). Una gratificazione meno palpabile – più riconoscimento sociale – è optata solo dal 6%, con variazioni limitate tra una fascia di età e l’altra e un picco territoriale al Sud (8%). Il 13%, infine, sceglie di non rispondere con una presenza maggiore tra le ultra-54enni (15%) e nel Nord Ovest (18%).
Un problema ricorrente nelle imprese italiane, soprattutto quelle artigianali e piccole, è il credito erogato con il contagocce. Ma, nella partita con le banche, spesso le donne imprenditrici (o aspiranti tali) denunciano di essere trattate peggio degli uomini anche a parità di condizioni. E’ vero? Dalla indagine di Swg per CNA Nazionale questa asserzione è confermata, in un panel aperto anche agli uomini, dal 50% degli interpellati (43% degli uomini, 56% delle donne) con picchi del 58% nella fascia 18/34 anni e del 57% al Sud. Disaggregando questo risultato, emerge che a ritenere il trattamento in banca di molto peggiore per le donne è convinto il 12% della platea (8% uomini, 16% donne), con tetti per classe di età tra i 18/34enni (17%) e per macro-regioni nel Sud e nelle Isole (15%). Quasi scompare a livello di genere la differenza sulla valutazione di “abbastanza” – nella difficoltà di accesso al credito delle donne – che nel totale è indicata dal 38% di quanti partecipano all’indagine: il 35% degli uomini e il 40% delle donne, con risultati superiori alla media tra i più giovani (41%) e nel Sud (42%).
Nell’altra metà dell’universo, quanti sostengono che la differenza di genere nell’accesso al credito tra donne e uomini è scarsa sono il 30% (34% uomini, 26% donne) con presenze più spiccate tra gli ultra 54enni (33%) e al Centro e nelle Isole (38%). Tocca il 20%, infine, la quota di quanti non rilevano differenze di genere su questo fronte (23% uomini, 18% donne) con presenze più rilevati nella fascia 35/54 anni (23%) e nelle regioni del Nord Ovest (25%). Tra quanti sono convinti che questa difficoltà di genere nell’accesso al credito esista, la motivazione che le donne potrebbero avere figli è la preferita dal 37% degli interpellati (33% uomini, 40% donne) con punte tra i 35 e i 54 anni (41%) e nelle regioni del Nord Est e del Centro (41%).
Una fiera, e non solo, che si amplia nei temi e nei contenuti.
il Sindaco Peracchini: “Se risparmia il Comune, risparmiano i cittadini”.
Spot, cartelloni e segnaletiche che hanno saputo fare la differenza.
Riva 110’ Dolcevita premiato nella categoria Best Exterior Styling Motor Yacht, Custom Line 120’ “Vista Blue” nella categoria Best New Production Yacht Design.
Fino al 14%. E ci saranno anche novità su isole zonali e porta a porta.
Lo sportello Credito Cna è a disposizione per la compilazione delle domande.
Nella riunione tra cittadini, amministrazione ed Enel è stato spiegato che i blackout si verificano soprattutto per la vetustà dei cavi elettrici
La manifestazione rinnova temi e contenuti, arricchendo l’esposizione con tanti momenti di incontro, contest, dibattiti e condivisione di esperienze.
Il territorio ligure rappresenta un caso interessante per quanto riguarda il commercio con l’estero del nostro Paese.
Dati positivi anche per il traffico merci, sia alla Spezia che a Marina di Carrara.
Novità introdotte dalla Legge di Bilancio.
Il punto sui programmi e le prospettive di mercato.
Basta fornire i dati del veicolo.
Con le novità introdotte dal Governo: "Quota 100" ed "Opzione Donna".
I vantaggi, come richiederli e qualche suggerimento.
"Un atto a sostegno dell'equità sociale".
Le feste sono finite e un poco tutti i negozi hanno dato inizio ai saldi, anche quelli che offrono gioielli da donna e da uomo. Se siete degli appassionati, o anche se state per scegliere un gioiello da regalare, sono ora in offerta scontata gli anelli da uomo delle migliori marche. Al prezzo scontato ovviamente non corrisponde una qualità inferiore rispetto a quella a prezzo pieno, come avviene in genere con i saldi di qualsiasi prodotto.
Le feste sono finite e un poco tutti i negozi hanno dato inizio ai saldi, anche quelli che offrono gioielli da donna e da uomo. Se siete degli appassionati, o anche se state per scegliere un gioiello da regalare, sono ora in offerta scontata gli anelli da uomo delle migliori marche. Al prezzo scontato ovviamente non corrisponde una qualità inferiore rispetto a quella a prezzo pieno, come avviene in genere con i saldi di qualsiasi prodotto.
Puntare sul budget
Chi in genere attende i saldi invernali lo fa perché vuole ottenere il massimo possibile dal proprio budget. Per quanto riguarda gli anelli da uomo si tratta di un’occasione particolarmente interessante. Questo perché non tutti i gioielli da uomo hanno costi elevati, in molti casi infatti sono in acciaio, o con inserti in gomma o cuoio, cosa che abbassa notevolmente il prezzo. Con il budget giusto si potrà quindi tendere ai prodotti migliori oggi disponibili sul mercato, oppure approfittare dei saldi per acquistare più di un anello.
Quali anelli scegliere
La questione dei gioielli da uomo è abbastanza spinosa; mentre per le donne ogni anno ci sono delle proposte moda ben precise, che molte seguono con passione, per quanto riguarda l’uomo sono più i gusti personali a dettare legge. In molti casi perché l’uomo difficilmente possiede decine di anelli, magari abbinati ad altri gioielli, da cambiare e variare nel corso dei mesi dell’anno. Più spesso chi ama indossare anelli maschili preferisce averne solo un numero minimo, tra i quali alcuni, uno solo o al massimo un paio, vengono indossati quasi ogni giorno. La scelta quindi dovrà essere più attenta e oculata, evitando oggetti difficili da abbinare all’abbigliamento o al proprio stile personale.
Anche gli anelli hanno uno stile
Ebbene sì, anche gli anelli da uomo hanno uno stile. Ce ne sono di più classici e puliti, partendo dalle semplice vere lisce in acciaio per arrivare agli anelli con decorazioni e incisioni. Altri invece sono adatti a chi ha uno stile ribelle e molto maschile, come ad esempio gli anelli con castoni importanti o che uno stemma ben visibile. Viste le dimensioni dell’anello stiamo parlando di un oggetto che saprà farsi notare, meglio quindi sceglierlo in una misura adatta alla mano che lo indosserà, evitando gli anelli troppo grandi e “corposi” per chi ha delle mani magre e sottili.
Acquistare un anello online
L’acquisto di gioielli online oggi è sicuro e poco complicato; del resto sono numerosi i negozi completamente italiani che offrono questo tipo di prodotto. La problematica principale riguarda la misura dell’anello, meglio quindi procurarsi un metro da sarto, che consentirà di misurare perfettamente la circonferenza del dito su cui porre il gioiello. In rete sono disponibili delle tabelle riassuntive, che mostrano tutte le misure utilizzate dai gioiellieri di tutto il mondo. Una volta nota la “taglia” dell’anello, basterà scegliere quello che ci piace di più e che ci possiamo permettere e metterlo nel carrello di un e-commerce. Il pagamento avviene in genere tramite carta di credito o portafoglio elettronico.
Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.