Fincantieri è tra i più importanti gruppi industriali del Paese nonché uno dei più importanti complessi navalmeccanici al mondo, fiore all’occhiello nel comparto della manifattura nazionale, vanto per tutta l’Italia e in particolare della Liguria, segnatamente dello spezzino, dove ha sede uno stabilimento strategico per il gruppo, al cui sviluppo e consolidamento hanno contribuito anche il lavoro e l’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici dello spezzino, che in questa azienda riconoscono il proprio futuro e quello delle proprie famiglie.
Fincantieri, infatti, ha una valenza sociale ed economica rilevantissima per tutti i territori in cui è insediata e i risultati conseguiti dalla gestione dell’Amministratore Delegato Giuseppe Bono sono sotto gli occhi di tutti.
Indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi vorrebbero non confermato, o quanto meno ridimensionato nella sua azione, il dottor Bono in occasione dell’imminente rinnovo del Consiglio di amministrazione della società.
Questa ipotesi appare non condivisibile perché la gestione di Fincantieri sotto il mandato di Bono, affiancato da un management di livello, ha messo in luce grande competenza e straordinaria visione strategica grazie alle quali Fincantieri oggi ha un carico di lavoro che sfiora i 34 miliardi di euro, che assicura sviluppo occupazionale per i prossimi dieci anni.
Confindustria La Spezia auspica che il Governo e l’azionista di Fincantieri sappiano compiere scelte in continuità dal momento che c’è in gioco il futuro di una delle più importanti aziende del Paese, per la quale sono richieste ancora capacità industriali che l’attuale management di Fincantieri, sotto la guida di Giuseppe Bono, può continuare ad esprimere. Solo in questo modo si potranno portare a termine accordi di importanza epocale per il gruppo e, in definitiva, per il Paese: in primo luogo quello con la Francia per la creazione di un campione europeo della cantieristica.
Confindustria La Spezia