La Sala Convegni del "Distretto Socio Sanitario Val di Magra" ha registrato il tutto esaurito, l'argomento era quanto mai attuale ed indirizzato ad un corretto consumo, specialmente rivolto ai giovani.
"Occhio a cosa mangi – sofisticazione, agroalimentare, salute e nutrizione" era il titolo dedicato, informazione ed indirizzo quindi su un basilare argomento che riguarda tutti noi, lanciati sempre più velocemente in un globale tourbillon di prodotti e offerte, sempre più a minor costo, che possono andare ad incidere sulla nostra salute.
I giovani delle scuole presenti al convegno sono stati la parte più appetibile per i relatori, perché è su di loro che creiamo il nostro futuro ed è su di loro che si può incidere per un corretto futuro.
L'evento è stato organizzato dall'assessorato alla Sanità del Comune di Sarzana, con il patrocinio dell'Asl5 spezzina, l'Assessore Costantino Eretta lo ha presentato e moderato e i molti relatori hanno ben approfondito la tematica così importante e non scontata.
La linea guida è stata incentrata sul rischio che le sofisticazioni agroalimentari comportano per la nostra salute e su quanto una corretta filiera tracciabile e qualitativamente elevata e radicata nel tessuto produttivo locale possa essere sicura e importante.
"Abbiamo voluto organizzare questo evento per interpretare un'esigenza fortemente sentita nella nostra comunità, ovvero l'attenzione sulla corretta valutazione dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole – ha spiegato l'Assessore – tali necessari prodotti possono arrecare giovamento, oppure costituire un silenzioso pericolo. Da medico non posso esimermi dal preoccuparmi di quanto una corretta informazione alimentare sia basilare, e l'ottocentesco detto "noi siamo ciò che mangiamo" va tenuto sempre più in considerazione. Specialmente in questo "momento globale" dove il consumatore è bombardato da merci provenienti da ogni dove, senza corrette informazioni per valutare la sicurezza del prodotto".
Presenti in sala anche i rappresentanti della Guardia di Finanza e dell'Arma dei Carabinieri, i cui nuclei specializzati lavorano costantemente per garantire una corretta sicurezza alimentare.
Tra i relatori in sala, oltre al Dottore e vicesindaco Eretta, il Dott. Claudio Natale (Dipartimento Prevenzione Asl5 e controlli sulle criticità agroalimentari), la Dott.ssa Roberta Baldi (Responsabile servizio epidemiologia Asl5), la Presidente di Coldiretti della Spezia e l'Onorevole Lorenzo Viviani (Commissione Agricoltura e Pesca della Camera dei Deputati) di cui pubblichiamo una breve videointervista in merito.
"Abbiamo un valore enorme che è quello dell'agroalimentare Made in Italy che va tutelato, va preservato, va valorizzato nella sua piena tracciabilità ed estrema qualità e soprattutto va fatto conoscere – spiega Viviani - Avere avuto qui una scolaresca e tante persone presenti cui lanciare un corretto messaggio è un piacere ed un dovere. Abbiamo una ridondanza di Enti che controllano i nostri prodotti e li certificano, insieme all'Ente supremo del Ministero delle Politiche Agricole con l'apposito nucleo antifrode che controlla le sofisticazioni e frodi cui sono sottoposte le nostre produzioni. Il patrimonio della nostra dieta mediterranea è immenso e corredato da giusta cultura e stagionalità, e vedere nel Parlamento convergere su di esso le politiche di tutti i gruppi, riuniti su questa tematica senza distinguo politici, è un bel format da esportare".
Alimentazione, cibi giusti e nella giusta proporzione e quantità per limitare rischi di malattie cardiovascolari e tumorali, corredate dalle spiegazioni sul valore della dieta mediterranea e dalle raccomandazioni del fondo mondiale per la ricerca sul cancro, dati su consumi di frutta e verdura, filiere produttive e osservatorio sulle agromafie.
Un convegno di approfondimento che ha soddisfatto i presenti e focalizzato l'attenzione su i tanti pericoli e/o leggerezze cui siamo, come consumatori, sottoposti.
Ben chiari i dati presentati da Coldiretti La Spezia su legalità alimentare e controlli standard qualitativi, quanto emerso dall'analisi deve fare meditare e spingere a controllare e rivalutare la nostra spesa quotidiana: Il 20% dei cibi di provenienza straniera arrivati in Italia è stato dichiarato "fuori legge" per il mancato rispetto delle garanzie vigenti a livello nazionale in materia di lavoro, ambiente e salute.
Utilizzo di sostanze chimiche dannose per l'uomo e per l'ambiente e sfruttamento umano quindi in concomitanza di importazioni smisurate dove facilmente aumenta il rischio di frodi e sofisticazioni. In breve vengono citati ad esempio il "riso del Vietnam", o gli agrumi turchi, le banane dell'Ecuador come il pesce e molluschi vietnamiti.
Ma l'elenco, come sappiamo, è ben più lungo e per evitare rischi ognuno di noi deve porre una corretta attenzione/informazione, diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare su logica di una giusta stagionalità e affidarsi, quando possibile, ad una filiera corta e a denominazioni di origine Dop/Doc.
"Nel nostro Paese ci sono tutte le qualità e sicurezze richieste, i prodotti italiani che portate sul vostro piatto sono sicuri e controllati e, se usati nella propria dieta, sono sinonimo di salute e benessere. Molto meno quelli provenienti da altrove. Anche all'estero chi compra italiano sa cosa compra e quello gli va garantito, combattiamo frodi e sofisticazioni per proteggere e valorizzare ancora i prodotti della nostra terra e del nostro mare", ha concluso l'Assessore Costantino Eretta.