Lo sostiene Andrea Fontana Presidente dell’Associazione Spedizionieri del Porto della Spezia.
La portualità e le infrastrutture, in un mercato globale, devono avere programmazioni nazionali e rappresentano il perno centrale sul quale gira l’economia dell’intero Paese, oggi rimettere in agenda il raddoppio della Pontremolese significa contribuire al rilancio del nostro territorio e della sua economia. Lo sviluppo futuro del porto di Spezia, così come prefigurato dai prossimi ampliamenti, passa attraverso l’incremento dei traffici via ferro e solo un potenziamento della Pontremolese può garantire.
Sono sempre più convinto che raccordare la nostra realtà ai corridoi Ten T e alle principali dorsali infrastrutturali del nord Italia non può che portare vantaggi alle merci e alle persone, ma soprattutto favorisce una migliore logistica nei trasporti con una profondo vantaggio economico e sociale anche dal punto di vista ambientale.
Auspico che questa nuova iniziativa, che dovrà collaborare con l’associazione TI.BRE promossa dall’avvocato Scardigli, alla quale istituzioni associazioni e realtà economiche hanno aderito a suo tempo, possa davvero in maniera trasversale, promuovere l’opera della Pontremolese rilanciando anche la convinzione che le infrastrutture sono fondamentali per il Paese.
Andrea Fontana
Presidente Associazione Spedizionieri del Porto della Spezia