Nella sede della Fondazione Amendola è stato presentato il libro “Sebben che siamo donne".
Il Sindaco Paoletti e l'assessore Toracca consegneranno agli stuedenti delle classi terze una raccolta fotografica dell'evento storico.
L'incontro sarà condotto da Camila Raznovich. Si può evitare una guerra? I governi possono scegliere di non bombardare o uccidere? L’impegno delle persone comuni può ostacolare la costante corsa alla guerra?
La testimonianza di chi vive e vede tutti i giorni gli effetti dei conflitti, mettendo a disposizione la propria professionalità curando persone; il racconto di chi ha scelto il mestiere della guerra; la voce di chi è indifferente perché è una problematica che si trova altrove, lontana dalla sua quotidianità o di chi ha scelto di mettere davanti a tutto il progetto dell’abolizione della guerra. Attraverso tutto questo, con la visione di filmati, di fotografie e il contributo degli studenti si troveranno delle possibili risposte alle domande per far emergere che la guerra è scelta e non inevitabilità.
Alcune tra le scuole preiscritte saranno selezionate da EMERGENCY per contribuire ai contenuti dell’8 novembre. Saranno coinvolti gli studenti attraverso video interviste (da settembre fino alla metà di ottobre) in cui esprimeranno le loro riflessioni, opinioni e suggerimenti sul tema.
Gli argomenti trattati nell’edizione dello scorso anno hanno suscitato interesse da parte di studenti e insegnanti e una costante richiesta di approfondimenti anche per i tragici sviluppi attuali. Per la vastità dell’argomento quest’anno si vuole dare continuità al tema della guerra, che per la sua complessità richiede una maggiore riflessione.
Le scuole che non hanno partecipato nel 2017 sono invitate a guardare la registrazione di LA GUERRA È IL MIO NEMICO, disponibile su YouTube, per conoscere, informarsi e agevolare il confronto in classe prima della diretta.
Gli istituti che hanno partecipato alla passata edizione potranno rivedere la registrazione. Tutti gli interessati potranno inviare richieste di approfondimento sui temi trattati entro e non oltre il 7 ottobre*.
Ripercorre il progetto portato avanti da ASL5 al CAMeC.
Sul palco il Balletto del Teatro dell’Opera di Chelyabinsk.
Presentato come Evento Speciale alla 71esima edizione del Locarno Festival, arriva in Liguria al Cinema Il Nuovo La Spezia Martedi 6 novembre ore 21.15 “Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio. Una storia vera, una favola d’amore e di speranza. Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara.Costanza Quatriglio è una personalità di rara costanza, professionalmente e umanamente, ha fornito prove molto convincenti della sua fiducia nel cinema come strumento etico per capire la realtà. La nuova prova è 'Sembra mio figlio' (...) viaggio di estrema fatica morale e materiale, un viaggio all'indietro nel suo inconscio fino a trovarsi tra donne in attesa di deportazione: scena magica. Non c'è alcuna retorica: immagini, silenzi, sguardi sono eloquenti e il volto di Ismail (Basir Ahgang) è quello di tutti noi, figlio di ognuno.Il
Porta la sua firma il testo critico pubblicato in catalogo.
Nell'anno in cui si festeggia il centenario della nascita di Ingmar Bergman, IL CINEMA IL NUOVO grazie alla Cineteca di Bologna non poteva non cogliere l'occasione per riportare nei cinema, attraverso il suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione dei classici restaurati, uno dei film più iconici del regista svedese: Il settimo sigillo, fresco di un ottimo restauro realizzato dallo Svenska Filminstitutet.
Realizzato nel 1957, Il settimo sigillo racconta del cavaliere Antonius Block (Max von Sydow) e del suo scudiero Jöns (Gunnar Björnstrand): i due, reduci disillusi delle Crociate, fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione. Su una spiaggia Block incontra la Morte e, in una delle più efficaci alternanze campo/controcampo mai realizzate, la sfida a una partita a scacchi per prendere tempo e poter compiere un’azione che dia un senso alla sua vita. L’evocazione visionaria, tragica e farsesca del Medioevo scandinavo racchiusa nel Settimo sigillo ha origini remote che affondano nelle fantasie d’infanzia dell’autore. Capolavoro tra i capolavori di Bergman, questa grande allegoria dell’uomo in cerca di Dio e in balia della morte, torna a parlarci con la potenza grafica del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua inquietudine. ORARIO SPETTACOLI MARTEDI 6 NOVEMBRE ORE 19.00 MERCOLEDI 7 NOVEMBRE ORE 21.00 ( Vista l'eccezionalità dell'aevento il film verrà riproposto anche fine novevembre)
Una bella giornata all'insegna della cultura, dell'enogastronomia e della scoperta di angoli del nostro territorio
di Luca Manfredini – 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Sarzana celebra questa importante ricorrenza con una cerimonia al Monumento ai Caduti in piazza Matteotti.
Martedì 6 novembre ore 21 Cinema Il Nuovo; nell’occasione verrà presentato il cartellone autunnale dell’Associazione.
L'incontro ha sancito il rilancio del rapporto di dialogo e collaborazione fra il Consiglio Comunale e la Consulta
Per ricordare i tanti italiani in uniforme caduti in guerra per la Patria
Nella sede della Fondazione Amendola, lunedì 5 novembre.
La presentazione nell'Auditorium della Biblioteca Civica “Beghi”.
Cinque registi del nuovo cinema portoghese saranno i protagonisti della prima edizione di “Luso”, la prima mostra itinerante che porterà in Italia il giovane cinema del Portogallo da Lunedi 5 Novembre approda anche a La Spezia al cinema Il Nuovo per cineque lunedi consecutivi fino al 3 dicembre . Cinque film che hanno affascinato pubblico, giurie e critica dei festival internazionali e che finalmente potranno essere apprezzati anche dal pubblico grazie al progetto di cinema itinerante che mette assieme più di 25 città italiane.Una selezione di film inediti in Italia in versione originale portoghese sottotitolata. Luso – Mostra itinerante del nuovo cinema portoghese è organizzata da Associazione Il Sorpasso – promotrice in Portogallo e in Brasile della Festa del Cinema Italiano – e Arch Film, casa di distribuzione indipendente italiana, in collaborazione con Fundação Calouste Gulbenkian, Ambasciata del Portogallo di Roma, da Instituto Camões e Slingshot Films, Cinema Il Nuovo. . Il Portogallo negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dei media internazionali per il momento sociale e politico che sta vivendo, ma anche essere diventate una delle mete preferite dei turisti italiani. Parallelamente anche il cinemaportoghese sta avendo molto successo nei festival internazionali ma isuoi giovani autori ancora in Italia non hanno avuto modo di essere conosciuti. Apre la rassegna Lunedi 5 novembre ore 21.15 A fabrica de nada” di Pedro Pinho, presentato a Cannes nella Quinzaine des realisateurs. Una notte un gruppo di operai scopre che la direzione della fabbrica in cui lavorano ha organizzato il furto dei macchinari. Capendo che si tratta di un inequivocabile segno dell’imminente fallimento della ditta, alcuni di loro rifiutano la buona uscita e occupano la fabbrica. Con loro grande sorpresa, però, i dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere. Lunedi 12 novembre è la volta “São Jorge, premio Orizzonti per la Miglior interpretazione maschile a Nuno Lopes alla 73a Mostra del cinema di Venezia. Nel 2011 il Portogallo comincia l“anno della Troika” (la ristrutturazione economica imposta da Ue, Fmi e Bce), che fece raggiungere ai portoghesi picchi di debito sconcertanti, con un numero crescente di famiglie e società impossibilitate a restituire i prestiti; Jorge è un pugile disoccupato medita di tornare in Brasile. Per ripagare i debiti econvincere la moglie a restare in Portogallo, Jorge accetta il lavoro di esattore con un’agenzia di riscossione debiti . Si arriva al 19 Novembre con “Cartas de guerra” di Ivo Ferreira, presentato in concorso alla Berlinale. 1971, Antonio viene arruolato nell’esercito come medico in uno dei peggiori scenari della guerra coloniale, l’Angola Orientale. Conosceremo la sua storia, i suoi tormenti e le sue speranze attraverso le lettere che per due anni invia a Maria Josè, la sua amata rimasta in Portogallo. Basato nella raccolta di lettere di António Lobo Antunes, uno dei più importanti scrittori di lingua portoghese, Il 26 Novembre “Verão Danado” di Pedro Cabeleira, Menzione Speciale al Festival di Locarno. L’estate di Chico comincia nella casa di campagna con i suoi nonni, all’ombra di un albero di limoni. Ma questa è solo una parentesi. La sua vita ormai è a Lisbona, dove si è laureato e dove dovrebbe cercare lavoro. Chico trascorre invece pomeriggi oziosi e infinite serate in giro per la città, con gli stupefacenti e la musica a creare atmosfere psichedeliche che rimandano eternamente l’arrivo dell’età adulta. Si chiude la rassegna Lunedi 3 dicembre con “Ramiro” di Manuel Mozos, presentato in concorso alla Viennale . Ramiro è un libraio di Lisbona e poeta in perpetuo blocco creativo; vive, tra frustrazione e conformismo, tra il suo negozio e l’osteria, accompagnato dal suo cane, dai fedeli compagni di bevuta e dalle vicine: un’adolescente incinta e la nonna convalescente . Lui continuerebbe di buon grado questa vita quotidiana pacata e anacronistica, ma degli eventi degni di una telenovelainvadono questa bolla.
Sito ufficiale della manifestazione: https://luso-cine.com/
L’associazione dell’Alpinismo Lento ha organizzato una iniziativa per promuovere e valorizzare lo storico e rinomato locale di montagna
Il più grande pregio di “Euforia” è la sua peculiarità di essere qualcosa di nuovo, di diverso.
Soprattutto dal punto di vista registico si intravede freschezza e novizia che corredano una trama forse non originalissima, ma che sa essere accattivante e struggente a tratti.
Valeria Golino dietro la macchina da presa merita una menzione particolare per alcuni arditi movimenti macchina che riescono a sottolineare, assieme la colonna sonora, i momenti di più alta spannung.
I protagonisti di “Euforia” si comportano in maniera egregia e sono corredati da degli ottimi supporti attoriali che reggono il colpo.
A questo film va inoltre riconosciuto il merito di una buona scrittura anche dei personaggi secondari.
L’elogio più alto, a giudizio personale, che merita l’opera è però la costruzione dei dialoghi.
Anche grazie la buona interpretazione, riescono sempre ad essere veri, credibili.
Il più grande apporto che un dialogo possa dare a una scena nel mondo del cinema sonoro è proprio questo: la credibilità.
Si fa anche apprezzare la flebile critica alla società moderna che, sempre meno in grado di apprezzare i successi ottenuti, si verte all’autodistruzione.
In “Euforia” questo fenomeno è rappresentato alla perfezione da un’amica di Matteo che anche se letteralmente possedente di ogni bene primario e superfluo si etichetta come “depressa”.
La sua depressione diventa monito di quanto a volte l’animo umano può celare bisogno di vittimismo.
Al finale “Euforia” sa essere un bel punto di riferimento per un cinema italiano che dopo un brutto momento sembra tornare a fare quello che il cinema ha per missione da compiere: dire qualcosa. ORARI SPETTACOLI
Mercoledì 31 Ottobre
Ore 21.00
Giovedi 1 Novembre
Ore 15.30-17.45-21.00
Venerdi 2 Novembre
Ore 21.00
Sabato 3 Novembre
Ore 15.30-17.45-21.00
Domenica 4 Novembre
Ore 15.30-17.45-21.00
Mercoledì 7 Novembre
Ore 21.00
Cosa significa parlare di disobbedienza in una società in cui i tabù hanno quasi cessato di esistere? Per esplorare un desiderio d’indipendenza femminile che non può essere ridotta a pura ribellione anticonformista, ma che ha radici più profonde e intime, Rachel Weisz e Frida Torresblanco portano sul grande schermo Disobedience, il romanzo di Naomi Alderman su una storia d’amore proibito tra due donne di una comunità ebraica ultraortodossa. Weisz interpreta l’emancipata Ronit, che, tornata in Inghilterra dagli Stati Uniti per il funerale del padre, si ritrova a fare i conti con il passato da cui era fuggita. In particolare con Esti, suo amore di gioventù (Rachel McAdams), e l’attuale marito di lei nonché suo cugino Dovid (Alessandro Nivola).
Sebastián Lelio, regista cileno con base a Berlino, traccia un ritratto dolcemente umano di un triangolo di relazioni tumultuose in cui l’eros s’intreccia con l’amicizia, la passione si scontra con l’amore per Dio. Un intero spettro di emozioni magistralmente interpretate in particolare da McAdams, che non ha paura di apparire in versione «tzniut», con abiti e parrucca che ne castigano la femminilità. Dopotutto le due produttrici cercavano dei ruoli in cui le donne non fungessero da mero supporto al personaggio maschile, donne intelligenti, determinate e capaci di decidere per loro stesse. «Ciò che ho trovato davvero fantastico sono le caratteristiche di grande umanità di questi personaggi, con tutti i loro dubbi e difetti, con il loro perdono e la disobbedienza» afferma l’altro produttore Ed Guiney. Personaggi che oscillano appunto tra desiderio e senso di colpa, tra la passione più sfrenata e la mortificazione, se non addirittura la punizione, di sé.
Vincerà la ribellione o il bisogno di appartenere a una comunità ed esserne accettati? Quello che avviene tra Esti e Ronit, per quanto estremizzato dal contesto ultraortodosso (nel quale il regista e la sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz si sono immersi in prima persona, in quella che hanno definito “lo studio forense più interessante” del loro lavoro), rispecchia un conflitto presente nella nostra società. «Stiamo combattendo una guerra nella quale solo alcune relazioni sono considerate legittime» spiega Lelio, «una guerra a chi impone limiti e con quale autorità lo fa. Questa è una storia i cui personaggi sono disposti a cambiare ed evolvere ma, per farlo, devono riuscire a farsi strada in un sistema rigido. Questo confronto rispecchia ciò che la nostra società si trova ad affrontare oggi, giorno dopo giorno, in tutto il mondo». ORARIO SPETTACOLI
Mercoledi 31Ottobre
ORE 16.00-18.00-21.15
Giovedi 1 Novembre
Ore 15.00-17.15-19.30-21.30
Venerdi 2 Novembre
Ore 16.00-18.00-21.15
Sabato 3 Novembre
Ore 15.30-17.45-20.00-22.00
Domenica 4 Novembre
Ore 15.00-17.15-19.30-21.45
di Doris Fresco- Una tradizione antichissima, il giorno in cui i vivi onorano i morti: il Ben di Morti.
di Alessio Boi- Da domani,1 novembre, fino a domenica 4 il complesso di Marina di Carrara sarà invaso da colori, profumi e tradizioni orientali.
di Doris Fresco- Andrea Cerri: "Chiediamo il sostegno del nostro pubblico, della nostra comunità, per far diventare loro non solo spettatori, ma produttori".
Annullato l'evento con i fuoristrada, confermata la festa all'Ara.
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