fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

di Doris Fresco- Una tradizione antichissima, il giorno in cui i vivi onorano i morti: il Ben di Morti. 

Campione di incassi il film Coco, coloratissimo lungometraggio firmato Disney Pixar, ha raccontato la tradizione latina del Dia de los muertos, festeggiato ogni anno in Messico: apprezzatissimo da bambini e adulti, Coco ha portato oltre i confini del Sud America una festa particolare, colorata e gioiosa, che tocca però un tema delicato come quello della morte e che riscopriamo famigliare nella tradizione nostrana del Ben di Morti.

Questa sera anche qui verrà festeggiato Halloween che però, per noi liguri, è una tradizione di ritorno, come ricorda Bernardo Ratti, presidente della Società Marittima di Mutuo Soccorso di Lerici, grande conoscitore delle tradizioni liguri culinarie e non: "Halloween, festa che potremmo definire commerciale e comunque d'importazione, deriva in realtà da una tradizione millenaria europea, nello specifico degli antichi Celti e antichi Liguri. Tradizione portata in America dagli emigranti irlandesi". Furono poi i conquistatori spagnoli a portare la medisima tradizione nel Sud America, dando origine al Dia de los muertos. 

"In Liguria il culto dei morti è di epoca pre Cristiana e l'uso di un giorno in cui i vivi onorano i morti è antichissimo, un giorno che, con il Cristianesimo, coincide con il 2 Novembre, giorno dei Defunti.
Anche a Lerici sino a 50 anni fa era uso dare dolcetti, frutta, castagne, piccoli regali ai ragazzi la notte antecedente la Ricorrenza, con i bambini che giravano per le case a ricevere il 'Ben di Morti', mentre la sera a casa si raccontavano storie paurose. Il Giorno della Commemorazione dei Defunti, il 2 Novembre, dopo la visita al 'Camposanto', la sera generalmente venivano bollite le castagne 'i balotti' (baletti) e 'i borbui', sempre bollite e spellate. In realtà questa tradizione è ancora molto diffusa in molte case lericine".

Vi era poi una tradizione culinaria ricchissima, oltre alle castagne che possiamo trovare ancora oggi: "Stoccafisso in umido, cucinato con olive, pinoli, ecc. con o senza polenta; ceci in Zemin, ma anche frittelle salate di baccalà e cavolfiore e dolci di mele e uvetta, si cucinavano per il Ben di Morti".

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.