Questa mattina in Sala Dante, si è tenuto il Consiglio Comunale Straordinario che ha avuto come centro focale il contrasto alla violenza sulle donne. In occasione del 25 novembre, istituzioni civili, militari e religiose si sono ritrovate per dibattere riguardo le misure prese nell’anno corrente e le previsioni, per il futuro, per combattere unanimemente questa piaga sociale.
L’evento si è aperto con l’esecuzione dell’inno nazionale, a cura di un ensemble di fiati della classe 5M del Liceo Musicale Cardarelli: Valentina Renesto (direttrice), Angelica Medone e Leonardo Castagna (Clarinetto), Emma Santini (Flauto), Jacopo Mora e Samuele Varsi e Riccardo Cecchi (Tromba), Vinicio Esposito (Pianoforte e Sax), Nicola Trezzi (Chitarra e Sax), Martino Castè (Contrabasso), Mattia Carpeggiani (Batteria e Percussioni).
Subito dopo, il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Piscopo, ha introdotto la giornata: “Oggi è un giorno di riflessione e speranza, ma non basta. Per costruire un mondo libero da soprusi, ingiustizie e violenze di genere è necessario che a queste, seguano azioni concrete. La lotta alla violenza di genere riguarda tutti quanti allo stesso livello, e questo consiglio comunale straordinario ce lo ricorda. Mi rivolgo soprattutto agli studenti in sala, è grazie a voi, e alle vostre decisioni dell’oggi che possiamo porre fiducia in un avvenire migliore, che non conosca altro che valori di rispetto e giustizia. La sinergia con le istituzioni è sempre più evidente, crea una rete di protezione atta a debellare questo fenomeno quotidiano e tristissimo”.
Secondo i dati forniti nel corso dell’evento, solo nel 2024, le donne uccise da compagni ed ex-compagni, ammonta a 51. Il 1522, nei giorni antecedenti al 25 novembre ha registrato un picco di contatti, e questo, senz’altro, dovuto a investimenti sempre maggiori (altri sono programmati) nelle campagne di sensibilizzazione in numerosi ambienti, in modo particolare in rete e in televisione.
Anche il Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, è intervenuto: “Mi rivolgo in modo particolare ai giovani in sala. Le parole, il cui significato è perpetrato senza un accostarsi puntuale, aiutano a veicolare una cultura violenta. È importante, per questo, anche imparare a scegliere ciò che si dice, misurarlo, pensarlo, perché la violenza non è solo fisica! Ringrazio sentitamente il Centro Irene, e tutti gli enti, che a vari livelli, combattono in prima linea per proteggere e tutelare le donne. Dobbiamo educare i nostri ragazzi a un amore che cura, non a uno che ferisce”.
A chiudere gli interventi istituzionali è stato il Primo Dirigente Divisione Anticrimine della Polizia di Stato dott. Gianpaolo Orditura, mediante la relazione della campagna “Questo non è amore”, progetto di sensibilizzazione atto a mettere in guardia le donne su tutti quei comportamenti violenti che sono indice di una probabile escalation. Sono stati esposti tutti quelli che sono, ad oggi, gli strumenti nelle mani delle Forze dell’Ordine per un pronto contrasto degli episodi d’abuso, sia a scopo preventivo che ad evento accaduto. Tra questi, anche l’ammonimento del Questore, e il rinnovo del “Progetto Zeus” che prevede un percorso psicologico del maltrattante. Di grande innovazione anche l’app scaricabile gratuitamente “You Pol” che permette alle giovani generazioni (e non solo) di tenersi in contatto tramite geolocalizzazione con le Forze dell’Ordine, affinché si possano prevenire episodi di violenza. Inoltre, per interfacciarsi con la possibilità di denuncia, quest’app, permette di allegare vari file, a dimostrazione di quello che si sta subendo.
L’evento si è concluso con diversi apporti artistico-letterari di scuole medie e superiori, con lo scopo di rammentare che la lotta verso la violenza di genere non ha età.