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Comitato Sarzana, che Botta!

Comitato Sarzana, che Botta!

Via XX Settembre, 51
19038 Sarzana SP

Tel. 338 1585006

E-mail: sarzanachebotta@gmail.com

URL del sito web: http://www.sarzanachebotta.org

Continua a Sarzana il dibattito su Via Paradiso. In attesa dell'incontro tra amministrazione e cittadini, con la riunione pubblica fissata per sabato 13 febbraio, ieri l'Assessore Regionale Giampedrone ha incontrato una delegazione del Comitato Sarzana, che botta! che gli ha consegnato il proprio progetto per la viabilità nell'area.

Apprezziamo l'iniziativa dell'Amministrazione di convocare un incontro pubblico per illustrare e discutere l'ultimo, definitivo progetto di strada interna allo stadio Luperi.

Sara Frassini non ha gradito la scoperta del consigliere regionale Francesco Battistini dell'esistenza in Regione di un progetto del 2011 con certificazione sismica approvata, dunque esecutivo, pagato dai sarzanesi, per costruire al Luperi all'interno del Sussidiario un palazzetto per l'hockey.

Il Comitato Sarzana, che Botta! torna sulla questione della strada dentro lo stadio Luperi, chiedendo che una volta per tutte venga fatta chiarezza e sopratutto vengano coinvolti ed informati cittadini e società sportive.

Spumante a fiumi, rigorosamente di produzione sarzanese, quintali di spungate, rock a tutto spiano di gruppi Arci e, addirittura, fuochi d'artificio di Scampia, che comporteranno l'interruzione del traffico ferroviario per mezz'ora.

La piscina di Santa Caterina non si farà più. Oltre due milioni e duecentomila euro resteranno a marcire negli anni. Un pubblico grazie da parte del Comitato Sarzana, che botta! al presidente della Consulta dei Grisei Giannoni che ha informato i sarzanesi con un atto di trasparenza, virtù in cui l'amministrazione comunale difetta fortemente.

Abbiamo appreso con stupore le ultime novità sulla variante di via Muccini, meglio nota come Piano Botta. Dei 33 alloggi di edilizia sociale a canone concordato, tanto strombazzati dal senatore Massimo Caleo, come risposta all'emergenza abitativa, ne verrebbero realizzati per ora solo 8.

Abbiamo appreso dai giornali che l'Amministrazione sta predisponendo il bando di concorso per l'assegnazione dell'incarico per la redazione del nuovo Piano Urbanistico comunale. Riteniamo di dover riproporre all'attenzione della Giunta e del Consiglio comunale alcune delle proposte che avanzammo quattro anni orsono nell'ambito del confronto sulle Linee guida per il nuovo PUC e che ancora sono consultabili nella bacheca della sezione Urbanistica del sito Internet del Comune.

Ecco le proposte che ieri abbiamo presentato nella terza udienza dell'inchiesta pubblica di VAS per il Piano del litorale di Marinella.

Nel giro di pochi giorni l'architetto Mario Botta su La Nazione e il senatore Massimo Caleo sul Secolo XIX, hanno preso le distanze dal Piano di via Muccini e piazza Terzi e proclamato la loro innocenza. Caleo ha poi messo la ciliegina sulla torta di aver lasciato una città ricca di servizi. Siamo sinceramente preoccupati.

Intervento del comitato Sarzana Che Botta! - Abbiamo condiviso la decisione del presidente Patrizio Scarpellini di rinviare la riunione dell'inchiesta pubblica di VAS del Piano del litorale.

"I primi due incontri dell'inchiesta pubblica di VAS sul Piano del litorale sono stati l'occasione per rilanciare il logoro luogo comune che quarant'anni di degrado e d'immobilismo a Marinella siano colpa degli ambientalisti, cioè di chi vorrebbe uno sviluppo attento al patrimonio storico e ambientale". Questa l'opinione del Comitato Sarzana Che Botta!, che si fa sentire con una nota approfondita.

"Anche se il Comitato Sarzana, che botta! è nato solo sei anni fa - scrivono - e non può farsi carico di quarant'anni di ambientalismo, sentiamo l'esigenza di esclamare: "Il Re è nudo", collocandoci fuori dal coro dei cortigiani che non vedono le responsabilità delle amministrazioni che si sono succedute e di Monte dei Paschi prima e di Marinella spa (MdP più le Cooperative Unieco e CCC e le società Condotte) nel lasciare nel degrado l'antico borgo.

Marinella aveva tre valori inestimabili: un ambiente favoloso, di buon mare, buona sabbia e ricca pineta; un paesaggio incantevole tra mare e Apuane; un borgo storico forse unico nel paesaggio rurale italiano. L'erosione dell'arenile è stata accelerata dalle escavazioni selvagge del Magra, che i "partiti del cemento" vorrebbero riprendere. La pineta è stata in parte saccheggiata dagli orribili palazzi sul litorale, costruiti per speculazione edilizia e non certo per bisogno di prima casa. Il mare e l'arenile sono stati disastrati dal limo fangoso dei dragaggi della foce del Magra, che più avvedute amministrazioni (di sinistra) toscane non hanno voluto, e dall'apporto di materiali delle discariche abusive degli anni sessanta e settanta che stanno emergendo, frutto della politica scellerata dei rifiuti delle pubbliche amministrazioni. Un degrado che tiene lontani anche i proprietari di seconde case.

Infine il borgo. Quale ambientalista ha impedito a Monte dei Paschi e Marinella spa di mettere mano alla manutenzione straordinaria (che si fa con una DIA) dei bei casolari con le finestre contornate di marmi, magari affidandola a giovani professionisti e ditte sarzanesi? Quale ambientalista ha vietato ai proprietari della Tenuta di convertire i fienili abbandonati, in confortevole villaggio vacanze con piscina e campi da tennis e calcio e giochi per bimbi (che peraltro già esistono, per giunta illuminati e abbandonati al degrado)? Sarebbe o no già questo un business favoloso, la proposta di un turismo di qualità ambientale?
E gli abitanti del borgo, che imprecano contro alcune associazioni ambientaliste, quando mai sono andati dal sindacato inquilini di sinistra, diretto con grande efficacia e vigore da Franco Bravo, a imporre alla proprietà una ristrutturazione ordinaria, dovuta, degli alloggi?

Invece si è preferito lasciar coltivare alla proprietà di Marinella la rendita di posizione, reclamare nuove possibilità edificatorie in un mercato saturo. Una volta il maggiore partito che da anni governa il Comune avrebbe parlato col suo massimo economista, Antonio Pesenti, cattedrattico a Pisa, di rendita parassitaria. Una banca che non investe è una contraddizione in termini. Per colpa degli ambientalisti o per miope valutazione della ricchezza che ha ereditato da un fallimento?". (5 ottobre)

Giovedì 24 novembre potrà passare alla storia urbanistica della città di Sarzana: per la prima volta un piano urbanistico viene sottoposto a inchiesta pubblica di VAS. "Abbiamo condiviso la richiesta fatta dalle associazioni Legambiente e Italia Nostra, - spiegano dal Comitato Sarzana Che Botta - abbiamo apprezzato la decisione della Regione di accoglierla. E' un appuntamento che i cittadini, soprattutto coloro che usufruiscono del nostro litorale, non possono mancare, onde evitare di lagnarsi poi per l'eventuale diminuzione di spiagge libere, per la lievitazione dei costi di ombrelloni, lettini e parcheggi, che dovranno coprire le opere faraoniche che il progetto prevede: sei milioni e 800 mila euro di opere ci ricordano tragicamento piazza Terzi, via Murello e dintorni del Piano Botta. In questo caso i denari li dovrebbero mettere i balneatori. Su chi si rivarranno? Sui bagnanti. Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes.

Le nostre riserve restano (e le faremo valere) per la fase di consultazione preliminare all'adozione da parte del consiglio comunale, dalla quale sono state esclusi il Parco Magra, per legge gestore della Tenuta in quanto zona SIC (sito d'interesse della Comunità Europea), e le associazioni portatrici di interessi diffusi e i cittadini fruitori del litorale. Sono stati ascoltati solo i portatori d'interessi economici, in primo luogo Marinella spa e i balneatori.

Le nostre riserve restano anche perché tutto il progetto ha una finalità: aggirare la normativa europea Bolkestein che, mettendo all'asta il litorale per ricavare soldi per l'erario, infrange una sorta di "diritto medievale" su un bene pubblico, le spiagge. Arretrando gli stabilimenti nelle aree di proprietà privata come previsto dal Piano, le casse pubbliche rinunciano a introitare denari per i decenni a venire. Invece quei denari potrebbero servire per riqualificare ambientalmente proprio l'arenile con sabbie pulite e non, come avviene oggi, col limo delle escavazioni della foce del Magra, che ha reso la spiaggia polverosa e il mare scuro proprio a ridosso della battigia.

La nostra VAS parte da questa considerazione: il rilancio di Marinella deve partire dalla qualità degli elementi che portano i turisti: mare e sabbia.

Poi c'è la qualità del retrospiaggia e del paesaggio. Apprezziamo le considerazioni del Parco Magra, finalmente ascoltato a progetto però già definito, che in molte parti coincidono con le nostre Osservazioni. Condividiamo la carenza di dati sulle quantità di edificato, di confronto visivo con il Piano vigente, l'assurda limitazione della VAS a Sarzana, quando il Piano territoriale di coordinamento (norma superiore al PRG) indica come unitario tutto il litorale, da Fiumaretta ad Ameglia. Così come sottoscriviamo le valutazioni scientifiche sulla qualità degli interventi che si prescrivono a partire dalla tutela dei canali agricoli per finire al giudizio sul sovradimensionamento di un parcheggio (aggiungiamo noi quasi tutto privato) in area agricola o già pineta, che non lascia spazio ad alcuna mobilità sostenibile. Ecco sullo spostamento del parcheggio nei campi di basilico, oltre la strada provinciale, la nostra posizione si distacca da quella del Parco, ma solo perché l'ente, per sua funzione, si preoccupa dell'habitat, della fauna, di ricreare l'ambiente. Noi ci preoccupiamo anche dell'incidenza degli scarichi di auto in manovra (massimo inquinamento aereo e del terreno) in una pineta che diventa inservibile, evidenziamo i rischi per migliaia di pedoni nell'attraversamento, il rallentamento del traffico con conseguente inquinamento. Il Parco poi apprezza le dune e muove prescrizioni. Ma qui divergiamo non sulle puntualissime indicazioni sul come farle, ma perché gli autorevoli tecnici del Parco hanno preso per buono il progetto. Ma in sede di Commissione territorio il dirigente tecnico del Comune Stefano Mugnaini ha già messo nero su bianco che non saranno vere dune, ma aiuole proprio per contenere gli alti costi (che le ineccepibili prescrizioni del Parco farebbero ulteriormente lievitare). Tralasciamo la pista ciclabile che partirebbe dal Parmignola e finirebbe al confine con Ameglia. Ci ricorda troppo, come le altre opere faraoniche, quella del Piano Botta. Cerchiamo una "terza via" meno impattante sia per l'ambiente che per le finanze pubbliche". (23 settembre)

"Ci aspettavamo che le nostre "Osservazioni" alla Variante al PRG, denominata "Piano del litorale", sarebbero state rigettate in blocco dall'Amministrazione comunale come accadde col Piano Botta con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Quello che non ci saremmo mai aspettati è l'occultamento di due obiezioni che evocano l'esperienza attuale di via Murello e di piazza Terzi: l'insostenibilità finanziaria delle opere pubbliche previste dal Piano".

Lettera aperta dal Comitato "Sarzana, Che Botta!".

"Assessore Massimo Baudone,

perché ha ignorato che il Comitato per primo ha definito "formalmente ineccepibile" la decisione del dirigente dell'urbanistica Stefano Mugnaini di escluderci dalla Consulta dell'Ambiente?
Voleva far credere ai cittadini che pretendevamo dal dirigente un provvedimento di favore per il Comitato?

Intervento del Comitato Sarzana Che Botta - "Che botta!". Non troviamo altra forma che l'ironia e il sarcasmo per salutare la decisione del dirigente del settore urbanistico del Comune di Sarzana, architetto Stefano Mugnaini, di opporre il diniego all'inserimento del Comitato Sarzana, che botta! nella Consulta dell'ambiente del Comune.

Roberta Mosti, presidente del Comitato Sarzana Che Botta, scrive al sindaco di Sarzana Alessio Cavarra e all'assessore Massimo Baudone - Abbiamo appreso dalla stampa che venerdì 17 l'Amministrazione incontrerà i dirigenti delle Cooperative titolari dei permessi di costruire i palazzi di via Muccini e il sottopasso di via Murello per concordare la ripresa dei lavori e la revisione del progetto.

"Il rincaro dei parcheggi a Marinella, che ha scatenato le proteste dei bagnanti, è l'aperitivo di quanto accadrà quando il Piano del Litorale, adottato dal Comune e in attesa di approvazione da parte della Regione, produrrà i suoi effetti".  Così dal Comitato Sarzana Che Botta.

Riceviamo e pubblichiamo da Il direttivo del Comitato Sarzana, che botta! - Abbiamo casualmente appreso che ieri pomeriggio (11 giugno, ndr) era convocata una commissione territorio del Consiglio comunale.

"Il sindaco Cavarra e l'assessore Baudone hanno polemizzato con quelli che vedono il bicchiere sempre ... vuoto e non leggono i dati con oggettività. Si riferivano a un articolo del sito del Comitato che riportava i dati della raccolta differenziata a Sarzana". Così dal Comitato Sarznana Che Botta!

Domani, mercoledì 13 maggio, passerà da Sarzana la carovana del Giro d'Italia. Provenendo da Arcola risalirà via Muccini per giungere in piazza San Giorgio e imboccare via sobborgo Spina in contromano.

Lunedì sera alle 21,15 presso il gazebo del Centro sociale Barontini si terrà il secondo incontro del Comitato Sarzana, che botta! per raccogliere le proposte dei cittadini per il nuovo assetto da dare a piazza Terzi, all'area ferroviaria e alla viabilità tra via Muccini e via Murello.

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