"Il rincaro dei parcheggi a Marinella, che ha scatenato le proteste dei bagnanti, è l'aperitivo di quanto accadrà quando il Piano del Litorale, adottato dal Comune e in attesa di approvazione da parte della Regione, produrrà i suoi effetti". Così dal Comitato Sarzana Che Botta.
"I cittadini purtroppo lo ignorano, - proseguono - perché attorno a questo strumento urbanistico non c'è stato dibattito pubblico. In questo caso i sarzanesi ignorano che il Piano prevede la realizzazione di qualcosa come 62 mila metri quadrati di aree di sosta per automezzi, qualcosa come dieci campi di calcio regolamentari. A essere stravolti sarebbero quel che resta della pineta di Marinella e i campi attualmente coltivati a basilico. Di questi 62 mila mq di parcheggi, ben 51.690 sono pertinenziali alle strutture balneari e commerciali, cioè privati, cioè a pagamento. Solo 10.800 mq saranno pubblici. Non è difficile prevedere che saranno dati in gestione e che quindi saranno a pagamento. I rincari di oggi sono dunque solo l'aperitivo e l'antipasto. Questa grave aggressione al territorio della Tenuta di Marinella comporta uno sproporzionato consumo di suolo agricolo in un Sito d'interesse Comunitario europeo, a dispetto dello slogan elettorale del sindaco Cavarra "Stop al consumo di suolo". Il danno ambientale ha come corollario il danno economico per i bagnanti, che saranno ulteriormente tartassati. Tali evidenze sono state denunciate dal Comitato Sarzana, che botta! nelle Osservazioni al Piano del litorale, inviate al Comune e alla Regione.
Nel nostro documento, in cui si denuncia anche la scomparsa delle spiagge realmente libere, si sollevano anche altri problemi connessi a questa scelta: tutte le aree di sosta si trovano oltre la strada litoranea con la conseguenza che migliaia di persone ogni giorno attraverseranno una strada trafficata con gravi rischi per la pubblica incolumità oltre all'inevitabile rallentamento (intasamento) del traffico; le strade di accesso alle aree di sosta tomberanno le canalizzazioni esistenti in un'area dal delicato equilibrio idrogeologico; il pesante carico di auto (e quindi di smog) a ridosso dei campi coltivati della Tenuta metteranno a rischio la qualità delle colture. Da un lato in campagna elettorale per il Consiglio Regionale si è portato Oscar Farinetti per far credere che si punta sull'agricoltura di qualità; nella pratica post elettorale si aggredisce l'unica piana agricola rimasta. Come coerenza non c'è male. Il Piano va ripensato. E l'inchiesta pubblica della Valutazione Ambientale Strategica può essere un'occasione". (8 luglio)