"La Consulta dello Sport rivendica di poter esprimere il proprio parere sul progetto di strada all'interno dello stadio Miro Luperi.
Richiesta più che legittima dal momento che sia lo Statuto comunale all'art.38, sia il Regolamento della Consulta all'articolo 6, prevedono il parere preventivo obbligatorio, anche se non vincolante, prima dell'adozione.
Ma sarebbe innanzitutto fondamentale che il progetto, quello definitivo, compatibile con le prescrizioni della Commissione Paesaggistica, venga fatto conoscere a tutti i sarzanesi, visto che lo Stadio Miro Luperi, il più prestigioso impianto, che le passate amministrazioni civiche ci hanno lasciato, è patrimonio della città, non di questo o quel quartiere.
Come Comitato chiediamo che l'Amministrazione ponga rimedio alla lacuna informativa, mettendo il progetto definitivo sul sito del Comune e aprendo un vero confronto a più voci in città, prendendo democraticamente in considerazione le soluzioni alternative.
Vale la pena ricordare che l'unico momento in cui le società sportive furono coinvolte fu il sopralluogo effettuato con gli assessori Massimo Baudone (Lavori Pubblici) e Juri Michelucci (Sport) il 26 febbraio 2014, cioè due anni orsono, quando il progetto esisteva in forma embrionale. L'unico incontro con la cittadinanza fu tenuto alla Bocciofila il 18 marzo 2014, caratterizzato dalle intemperanze di una claque che non consentiva voci critiche.
Da allora il progetto ha subito profonde mutazioni. Allora, come riferirono i quotidiani, il sindaco Alessio Cavarra negò il taglio dei cipressi. Dalla Comissione Paesaggistica oggi sappiamo che non è così. Si conferma il transito delle auto a pochissimi metri dai campi di calcio, basket e dalla pista di atletica. Una follia, che allora le società sportive sottovalutarono o non contrastarono ad alta voce.
L'Amministrazione da allora ha voluto ascoltare solo voci ad essa gradite, senza accettare confronti su proposte alternative meno impattanti, che, garantendo maggiormente la vivibilità degli abitanti di via Paradiso e di via Villefranche, non pregiudichino la salute degli atleti, bene prezioso, e l'integrità e la bellezza dello stadio."