Vogliamo pensare che abbiano voluto fare una battuta, che i cronisti ormai avezzi a vederne di tutti i colori hanno preso seriamente. In caso contrario dobbiamo concludere che le cooperative considerano Sarzana una città barzelletta, dove possono fare e disfare a loro piacere con la benedizione dei sindaci. A questo punto è giusto pretendere chiarezza dal Comune e dalla Regione: è vero o no che le cooperative di Abitcoop Liguria hanno già incassato la seconda tranche del finanziamento regionale, pari all'80 per cento dell'importo totale? Questa circostanza l'abbiamo scritta e riscritta sul sito del Comitato e non è mai stata smentita. Tutti i tecnici che abbiamo interpellato ci dicono che le opere di cemento armato (cioè al punto in cui si trovano i palazzi) incidono al massimo per il 30 per cento. E oggi ci dicono che realizzano solo 8 dei 33 alloggi per i quali hanno incassato il congruo anticipo?
Vorremmo ricordare che stanno giocando con i soldi dei contribuenti della Regione Liguria, anche non sarzanesi.
Sarà anche il caso che il sindaco Cavarra, cantore della trasparenza amministrativa, riferisca al consiglio comunale. Sta per essere variato il piano urbanistico approvato dal consiglio comunale sia nella parte privata, sia nella parte pubblica. A causa dell'acqua di falda, che secondo la perizia geologica dello screenig di VIA approvato dalla Regione non doveva esserci, spariscono centinaia di parcheggi pertinenziali in via Muccini. Quella dotazione di parcheggi, secondo la relazione tecnica della Variante, dovevano costituire la risposta alle emergenze della zona. I rappresentanti del popolo in consiglio comunale ne vogliono parlare? Vogliono parlare della viabilità della zona, dei fondi FAS per la pista ciclabile, per via Murello e per i parcheggi? Milioni di euro (pubblici) non sono noccioline e la Fiera delle nocciole è lontana.
Non prendiamo neppure in considerazione l'altra notizia secondo cui il sindaco Cavarra prospetterebbe di destinare i fondi commerciali dei costruendi palazzi di via Muccini al servizi sanitari, facendoli acquistare dall'Asl (cioè dai contribuenti). Non crediamo che il sindaco abbia la vocazione di agente immobiliare. Nel caso suggeriamo di non praticarla con i soldi pubblici.