Una proposta ed un incontro che i membri del Comitato così spiegano:
"Dopo il sopralluogo allo stadio Luperi l'assessore regionale Giacomo Giampedrone ha incontrato una delegazione del Comitato Sarzana, che botta! E' la prima volta che un assessore regionale ascolta il Comitato. Lo abbiamo molto apprezzato.
All'assessore Giampedrone e al suo staff tecnico abbiamo consegnato le nostre memorie sulla violazione delle normative della sicurezza degli stadi, per l'assenza di un'area di sei metri tra la gradinata e il nuovo muro che dovrebbe separare la strada dall'impianto sportivo e che scorre radente la gradinata, e del decreto Lunari sulle strade locali, che impone i marciapiedi di un metro e mezzo e banchine di sicurezza di 50 centimetri.
Soprattutto abbiamo illustrato la nostra proposta che avevamo già inviato al Comune con PEC il 4 giugno 2014, chiedendo inutilmente un confronto.
Il nostro obiettivo è di liberare tutto il traffico sportivo da via Paradiso e dall'area antistante il Berghini, vietando il parcheggio. Ci siamo posti il rispetto del vincolo di spesa di 260 mila euro e di lasciare integro lo stadio Miro Luperi, dove devono correre e passeggiare atleti e cittadini, non le auto o i mezzi di trasporto vinicolo. Obiettivo, non secondario, salvare i cipressi.
La nostra soluzione è di recuperare il progetto del Comune come transito pedonale nello stadio, riducendone drasticamente i costi. Per il Piano Regolatore quella è zona sportiva e le auto ne devono stare fuori. L'accesso agli impianti sportivi Berghini, Palavolley e, ci auguriamo, in un futuro prossimo, Palahockey, può avvenire da viale Alfieri attraverso una passerella ciclopedonale sul Calcandola. Prevediamo la creazione di due parcheggi, sfruttando i terreni demaniali a monte e a valle dei campi di calcio della Bradia. Uno dei parcheggi, serviti da marciapiedi, può essere accostato al muro del torrente in modo da interrompere le corse forsennate lungo il viale Alfieri, altro problema non risolto.
In quanto alla copertura dei costi abbiamo preso come parametro la passerella di legno di via Emiliana. Nel progetto definitivo il costo per i 122 metri di legno lamellare e i pilastri di sostegno in cemento armato sommava a 130 mila euro. L'ampiezza dell'alveo del Calcandola al guado è di 57 metri.
L'assessore Giampedrone e il suo staff tecnico hanno apprezzato la soluzione prospettata e l'attenzione per i costi. Ha sottolineato come una soluzione di questo tipo sarebbe compatibile con la costruzione in un prossimo futuro di un ponte carrabile, che la Regione potrebbe finanziare con i nuovi fondi FAS.
Ora confidiamo che il Comune sia disponibile a un vero confronto, dando un segnale forte di reale coinvolgimento dei cittadini alla soluzione dei problemi. Confidiamo che sabato alla Bocciofila non sia la solita farsa della partecipazione a comando".
Qui sotto è possibile scaricare una delle planimetria della proposta (in verde marciapiedi e percorso ciclopedonale, in verde e azzurro la passerella sul Calcandola, in rosso viale Alfieri).