Sul futuro lavorativo degli operai impegnati nel primo stralcio del terzo lotto della Variante Aurelia si apre uno spiraglio ma la tensione rimane alta. Questa mattina una delegazione sindacale è stata ricevuta in Prefettura per fare chiarezza su una situazione che stava diventando davvero complessa. Gli operai infatti - una trentina in totale - non venivano pagati da agosto a causa delle difficoltà finanziarie della ICI Italiana Costruzioni, la ditta di cui sono dipendenti e che è l'esecutrice dei lavori, e da venerdì scorso avevano proclamato sciopero ad oltranza sino a che gli stipendi arretrati non fossero stati corrisposti.
"Ad inizio riunione - dichiara Mario Benevenuto Segretario Filca Cisl Liguria - abbiamo avuto la prima bella notizia da tanto tempo a questa parte. L'azienda ci ha comunicato di aver fatto i bonifici che coprono le mensilità mancanti, quindi almeno su quel fronte dovremmo essere a posto. Ci è stato anche garantito che a novembre problemi non ce ne saranno e che continueranno a pagare i lavoratori che sono attualmente assunti a tempo indeterminato. La nostra preoccupazione riguarda però quando ci sarà una ripresa reale di questo cantiere. Per usare una metafora calcistica abbiamo vinto il primo tempo, ma la partita sarà lunga e probabilmente si protrarrà anche ai tempi supplementari".
"I problemi rimangono - sottolinea il Segretario Generale Fillea Cgil Liguria Mattia Tivegna - stiamo parlando di un cantiere che va molto a rilento. Durante la riunione di oggi, a cui hanno partecipato in collegamento sia la ICI, sia Anas, sia il Commissario straordinario dell'opera Matteo Castiglioni sono emersi segnali positivi che vanno nella direzione di voler riprendere presto le attività a pieno regime ma alle parole dovranno seguire i fatti. Accogliamo come elemento importante la volontà della Prefettura di voler essere aggiornata quotidianamente sulla situazione".
Dubbi sul futuro che nascono soprattutto dalla solidità finanziaria della Ici Italiana costruzioni, che al momento i fatti dimostrano essere in stato di sofferenza. "Abbiamo una ditta che versa in un momento di difficoltà estrema - spiega Riccardo Badi, segretario regionale Feneal Uil Liguria - il pagamento degli stipendi arretrati costituisce un primo importante tassello ma rimane il problema dei fornitori, verso cui ICI è stata insolvente. Da molti mesi al cantiere non arrivano i materiali edili. Ci hanno dato la prospettiva di una ripartenza per gennaio, ma per completare l'opera nei tempi previsti servirebbero molti più operai di quelli attualmente in forza al cantiere".