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Turismo e riaperture fondamentali per l'economia del nostro territorio.

E mette in guardia i consumatori: "Attenzione al falso Made in Italy".

 

Stop alle pratiche commerciali sleali come sollecitato da Coldiretti

Fiorente, purtroppo, anche il mercato della contraffazione, che si stima abbia superato nel 2020 i 100 miliardi di euro.

Lo studio di Coldiretti sull'emergenza economica in Liguria.

In tempo di pandemia l'economia parallela rischia di risucchiare commerci e imprese in difficoltà dei territori.

Ora occorre velocizzare le procedure e snellire la burocrazia per permettere di continuare ad investire in agricoltura, il settore che, più di altri, può rappresentare un reale volano per la ripresa dell’economia territoriale.

Con l’arrivo della bella stagione e del pass vaccinale, fondamentale incentivare, sempre in completa sicurezza, il ritorno del turismo in Liguria

Gli agricoltori potranno intervenire direttamente per difendere terreni e raccolti. Ecco regole e limiti.

Protagonista assoluta dell'edizione 2021 resta l'acqua dolce e i suoi emozionanti paesaggi e ambienti ricchi di una biodiversità unica.

"Dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo, mentre da metà maggio sarà in vigore il pass verde nazionale".

 Necessario accelerare e superare le problematiche legate a collegamenti e mobilità, per dare realmente la possibilità al territorio di ripartire

Scegliere prodotti del territorio per essere sempre sicuri di qualità e tracciabilità. 

Crisi economica ma non solo: c'è anche voglia di stare all'aperto e di rilassarsi.

 

L’abbassamento improvviso delle temperature ha colpito principalmente il levante ligure rendendo complicato il lavoro delle api

Coldiretti Liguria: "Più di 4 aziende agricole su 10 a livello nazionale non hanno ricevuto alcun tipo di sostegno economico".

Dalla Alta alla Bassa Val di Vara fino alla periferia del capoluogo, al via la consegna in vista della Pasqua.

Importante accelerare sui vaccini per far ripartire l'economia anche dei territori vocati al turismo, sui quali pesa inoltre la chiusura di Pasqua, che fa rinunciare al viaggio 1 italiano su 3

Ecco il decalogo per un orto (quasi) perfetto, Coldiretti Liguria: "1 italiano su 2 con la zappa in orti e giardini".

Ultimo weekend al tavolo per i 13 mila locali presenti, prima del nuovo fermo: necessari immediati interventi e misure a sostegno di bar, ristoranti, agriturismi ed ittiturismi.

Coldiretti: "Necessario semplificare e non intricare ancora di più la normativa sulla pesca, per sostenere davvero il settore ittico locale"

In anno di pandemia, importante agevolare l’export delle grandi eccellenze Made in Liguria.

Il corso organizzato da Coldiretti Liguria è organizzato in modalità online.

La mimosa viene coltivata per il 90% proprio in Liguria.

Incontro tra Regione e Coldiretti Liguria per discutere la strategia da seguire per manutenzione e salvaguardia dall'entroterra alla costa.

 

Temi scottanti al centro dell’incontro tra Regione e Coldiretti Liguria

 

"Inaccettabile e repentina stretta, mette in ginocchio agriturismi, ittiturismi e l'intera ristorazione con effetto valanga sulla filiera agroalimentare, in quello che dovrebbe essere un giorno di festa"
Sembra un brutto scherzo di Carnevale, ma così non è: da domani sono circa 13 mila i bar, ristoranti, pizzerie, agriturismi e ittiturismi che chiuderanno nuovamente in Liguria, e che potranno contare solo sull'asporto e le consegne a domicilio, con perdite di fatturato considerevoli e un conseguente effetto a valanga sull'intera filiera agroalimentare in un fine settimana dove, complice San Valentino, si era registrato il sold out.

È l'allarme di Coldiretti Liguria a seguito della riclassificazione della Regione nelle zone ad elevata gravità (zona arancione) a causa dell'andamento epidemiologico. Nelle ultime settimane, nonostante la bassa stagione, ed un 2020 dove si sono registrati cali di fatturato del 70% per gli agriturismi, con picchi fono al 90%, si era già verificato un timido incremento delle presenze per la maggior parte locali, di visitatori e clienti presso le strutture alberghiere ed agrituristiche con attività di ospitalità e di ristorazione, e quindi con la somministrazione di pasti e bevande. Da domani invece è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

"Questa ulteriore stretta, per gli agriturismi liguri, – afferma il Presidente di Terranostra Liguria Marcello Grenna – arriva, inaspettatamente, in un fine settimana di festa che aveva attirato numerosi ospiti per un soggiorno o un pranzo romantico nel segno del relax e della natura, facendo registrare un boom di prenotazioni. Le strutture erano quindi già organizzate, pronte ad accogliere clienti affezionati e nuove conoscenze che stanno dimostrando un' empatica solidarietà con le attività locali. Inaccettabile che questa notizia arrivi un giorno prima del servizio andando a sconvolgere la programmazione delle prossime settimane, con evidenti problematiche anche in termini di scorte e sprechi. Le nostre imprese non si sono mai fermate per garantire sempre cibo di qualità a tuti i cittadini, ai quali ora chiediamo di continuare a sostenerci scegliendo, anche se da asporto o con consegna a domicilio, il pranzo di San Valentino realizzato dalle nostre strutture che erano già pronte con ottimi menu al tavolo".

"I nostri imprenditori sono esasperati, e anche a questo giro pagheranno un conto salatissimo di perdite. - affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – Siamo i primi a ritenere la salute dei cittadini la cosa più importante, ma continuare ad accanirsi su strutture che fanno tutto il possibile per garantire il distanziamento sociale, peraltro facilmente dimostrabile e seguono le norme alla lettera porta solo a perdite economiche considerevoli. E' bene ricordare che gli agriturismi spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all'aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche e possono quindi essere un tassello molto importante per la ripartenza futura. Purtroppo, inoltre, gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione si fanno sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l'economia e l'occupazione in un settore chiave del Made in Italy".

Spesa più oculata e ricette della tradizione locale per i piatti del “giorno dopo”

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