Dalla manutenzione e pulizia degli argini e alvei dei fiumi, torrenti, canali, alla realizzazione e gestione d'infrastrutture idriche: per il territorio ligure, nella sua totalità, serve progetto strategico che tenga conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, dall'entroterra alla fascia costiera, e che aiuti a contrastare eventi climatici sempre più estremi, sia per la sicurezza pubblica sia per il sostegno dell'attività agricola e della pesca.
È quanto esposto da Coldiretti Liguria durante l'incontro organizzato con l'Assessore regionale alle Infrastrutture, Ambiente, Protezione Civile e Difesa del suolo, G. Giampedrone, per far fronte ad una situazione territoriale che, in alcuni momenti dell'anno, diventa sempre più complicata. Purtroppo la gestione del territorio e della costa, nel tempo, non ha seguito una linea strategica ben definita da levante a ponente, ed ad essa si è sommata l'annosa questione dei Consorzi di bonifica e di irrigazione.
Ad oggi in Liguria esiste un solo consorzio in Val di Magra a Spezia, tuttavia questi enti svolgono un'attività polifunzionale, mirata alla sicurezza territoriale, ambientale ed alimentare del Paese, provvedendo alla realizzazione e gestione di opere di difesa e regolazione idraulica, opere di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, di intervento di salvaguardia ambientale.
"Ormai in modo frequente eventi metereologici sempre più estremi colpiscono la nostra regione, andando da lunghi periodi di siccità a forti precipitazioni e, non da ultimo, eventi alluvionali. – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - Purtroppo ormai, ogni volta che piove, si deve fare i conti con un terreno reso più fragile negli anni a causa dei cambiamenti climatici in atto, l'abbandono delle aree interne e la cementificazione della costa.
Ora più che mai, quindi investire in manutenzione e infrastrutture, significa investire per il futuro. Per questo, realizzazione delle reti per l'irrigazione, manutenzione degli acquedotti, canali di scolo, invasi artificiali (mediamente tratteniamo solo il 10% delle acque piovane), riordino e aggregazione di tutti i consorzi irrigui, privati, pubblici o misti, manutenzione e pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti, sono concetti imprescindibili per un piano strategico funzionale a medio - lungo termine.
Dobbiamo portare l'acqua nelle zone ancora non servite predisponendo altresì un piano degli invasi come risposta di prospettiva alle ricorrenti siccità che penalizzano il territorio e l'agricoltura ligure, e, allo stesso tempo, dobbiamo pensare a farla defluire a seguito degli eventi climatici estremi, in modo che non crei pericoli per la sicurezza dei cittadini e non arrechi danni alle imprese agricole ed ittiche del territorio. Riteniamo inoltre che per la gestione e regolazione idrica territoriale è necessario accelerare l'approvazione di una legge sul riordino dei consorzi, al fine di poter dar vita ad un sistema di consorzi di bonifica ed irrigazione, che operino in sinergia su tutto il territorio Regionale.
Ringraziamo l'Assessore G.Giampedrone per aver accolto positivamente le nostre indicazioni e ci rendiamo disponibili per collaborare attivamente per trovare soluzioni che siano efficaci, sia dal punto di vista agricolo sia da quello della sicurezza dei cittadini. Riguardo al concetto della manutenzione in termini più ampi, il mondo agricolo, che non ha solo il ruolo di produrre cibo, ma quello di presidio del territorio, può sicuramente offrire il proprio fondamentale contributo.
Una corretta gestione delle risorse idrogeologiche, oltre al semplice uso irriguo, - concludono Boeri e Rivarossa - apre anche una serie di opportunità che vanno dalla produzione di energia pulita, alla creazione di bacini adibiti ad attività turistiche e sportive, oltre ad essere fondamentale nella prevenzione e nella gestione degli incendi".