Gli agricoltori muniti di tesserino di caccia potranno abbattere i cinghiali per difendere raccolti e vigneti sotto il coordinamento della Polizia Provinciale. E’ un provvedimento storico quello approvato dalla giunta regionale sul contenimento degli ungulati accolto da Coldiretti Massa Carrara con “soddisfazione”. La principale organizzazione agricola lotta da anni per ottenere un concreto provvedimento di contenimento che mette ora in condizioni gli agricoltori di intervenire direttamente sul proprio fondo in presenza di danni ai raccolti.
“Ogni 100 ettari di territorio si registra la presenza di almeno 20 cinghiali, mentre il Piano faunistico regionale – incalza Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara - ne prevede da 0,5 ad un massimo di 5 capi, si conta un ungulato per ogni pecora negli allevamenti, 4 per ogni maiale e 6 per ciascun bovino. Serve solo un’azione decisa da parte di tutti gli organi preposti al controllo perché la norma di traduca in successo. La Regione Toscana ha finalmente colto l’importanza di intervenire in maniera tempestiva ed efficace su un problema dannoso e all’ordine del giorno soprattutto in territori come la Lunigiana”.
La proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali oltre che le colture e la sicurezza degli abitanti.
“Una situazione che costringe ormai le aziende a lasciare i terreni incolti, stravolgendo l’assetto produttivo delle zone con il rischio che venga meno la presenza degli agricoltori, soprattutto nelle zone interne, e con essa quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico. Questo provvedimento, una volta applicato, - conclude la Ferrari - rappresenterà una svolta epocale”.