Si è riunita per la terza volta, ieri sera, la commissione bilancio del Comune per dare il via libera, con i voti della maggioranza, alle proposte di delibera collegate al bilancio di previsione 2019-21.
Guido Melley di LeAli a Spezia e Federica Pecunia del Pd hanno fatto le pulci a diversi capitoli del bilancio: il futuro del personale comunale, il finanziamento del Comune al trasporto pubblico locale e anche il provvedimento con cui palazzo civico ha rimodulato gli sgravi fiscali per i contratti di affitto a canone concordato.
“Abbiamo fato un accordo con le associazioni di categoria per una rimodulazione dell’aliquota Imu sui canoni concordati – ha spiegato Peracchini – C’era un beneficio distorsivo che sommava agevolazioni di tipo locale e nazionale: i contratti a canone libero negli ultimi anni sono diminuiti in modo sensibile, mentre quelli a canone concordato sono quasi raddoppiati, causando un minore introito per il Comune. Si tratta di un riequilibrio che riporta la tassazione al livello di due anni fa. In ogni caso rimaniamo la città della Liguria con le tasse più basse”.
Nel mirino di Melley sono finite anche le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno, che nel 2019 dovrebbe far entrare nelle casse comunali circa 1 milione 600 mila euro. “Ho ricevuto risposte vaghe sull’imposta di soggiorno – ha detto Melley – Avevo chiesto di specificare meglio quanti di questi soldi sarebbero finiti in progetti di sviluppo turistico e in particolare nella DMO (la cabina di regia turistica pensata dall’assessore Paolo Asti, ndr), ma nelle note non c’è scritto nulla. Sono soldi che verseranno i turisti che soggiorneranno alla Spezia, è importante capire come verranno utilizzati”.
Il confronto con le associazioni di categoria per stabilire come utilizzare le risorse, come ha annunciato Peracchini, dovrebbe tenersi proprio in queste settimane. “I soldi avranno una collocazione specifica ma dobbiamo aspettare l’accordo, altrimenti non sarebbe corretto. Appena lo avremo raggiunto ci sarà un confronto anche con i consiglieri", ha risposto Peracchini.
“Prima di tutto bisognerebbe concordare con i consiglieri comunali come utilizzare quelle risorse, solo dopo con le associazioni di categoria – ha replicato Melley – È in questa sede che viene discusso il bilancio di previsione”.
A smarcarsi ancora una volta dalla maggioranza di cui – almeno formalmente – fa parte è stato il consigliere Massimo Baldino (Per la nostra città), che ha abbandonato l’aula prima della votazione, in segno di protesta contro il contingentamento dei tempi di discussione del bilancio da parte del centrodestra.
“Non ho gradito gli accadimenti di questi ultimi giorni circa l'accelerazione che si vuole dare alla pratica del bilancio – ha chiarito Baldino prima di andarsene – In più c'è un problema di sostanza riguardo al progetto della famosa passerella, con una spesa di 1 milione 800 mila euro prevista nel bilancio. Ma non c'è stata nessuna discussione, io non ho mai visto il progetto".