Ci risiamo.
Il Sindaco Peracchini e la sua maggioranza hanno deciso di comprimere la discussione e l’approvazione del Bilancio di previsione del 2019 a due sole sedute di Consiglio ravvicinate tra di loro, un giorno dopo l’altro.
Si è prodotto l’ennesimo sfregio al confronto istituzionale e soprattutto è emersa una dichiarata volontà di procedere con forzature ed a colpi di maggioranza per sottrarsi ad un vero confronto, aperto e trasparente sul provvedimento più importante: il Bilancio con le previsioni di entrate e spese, che deve evidenziare i programmi, gli investimenti e tutte le attività di un anno.
Avevamo contestato già in sede di Commissione tale atteggiamento di chiusura e proprio nell’ultima seduta abbiamo assistito ad una serie di risposte evasive ed opache da parte del Sindaco sui tanti temi che abbiamo posto in discussione (dagli investimenti in opere pubbliche, ai costi del personale ed alle nuove assunzioni su cui nulla è trapelato, fino alle spese per il welfare ed il TPL).
Quest’oggi si è consumato l’ennesimo strappo con una riunione di Capigruppo dove è emersa anche l’inadeguatezza del Presidente del Consiglio Guerri, sempre più schiacciato dai diktat di una maggioranza sorda ad ogni richiamo istituzionale e purtroppo oramai incapace di guidare i lavori del Consiglio nel pieno rispetto dei tempi e soprattutto delle prerogative delle minoranze.
Come Gruppi di opposizione valuteremo quali iniziative assumere ma nel frattempo ci chiediamo- e chiediamo al Sindaco Peracchini- a chi giova spaccare il Consiglio Comunale quando comunque i voti della maggioranza sono dalla parte di questa Giunta.
Cui prodest- come direbbero i latini- ma temiamo che i nuovi “servitori delle istituzioni” che hanno “preso” il Comune non sappiano cosa significhi.
Pecunia - Melley - Manfredini - Forcieri - Liguori