Durante il consiglio comunale dello scorso 27 luglio, una mozione aveva fatto discutere e soprattutto aveva fatto alzare i toni sia a maggioranza che opposizione: come già deliberato dal comune di Sarzana, si proponeva anche all'amministrazione lericina che "locali comunali, spazi o suolo pubblico non fosse più concessi ad associazioni ed organizzazioni che abbiano manifestato e professato ideologie, razziste, xenofobe o antisemite, omofobe o antidemocratiche".
A differenza di quanto stabilito dalla giunta guidata da Alessio Cavarra, però, Lerici ha scelto altrimenti e la mozione presentata da Andrea Ornati e Emanuele Fresco è stata bocciata.
Dichiarare con una apposita mozione che il comune limiterà l'accesso agli spazi a coloro “che si siano espressi con termini e modalità che indichino odio o intolleranza religiosa o che si ispirino ai disvalori del fascismo o del nazismo o che contrastino i valori della Resistenza” secondo il sindaco, sarebbe "rindondante" rispetto al regolamento di un qualsiasi ente, che già sottosta alle norme costituzionali.
Giacomo Pregazzi, segretario provinciale di Sinistra Italiana, si dice fortemente dispiaciuto dalla scelta adottata a Lerici: "Ancora più della bocciatura in sì, mi preoccupa la motivazione: il sindaco Paoletti ha affermato che è superfluo adottare una mozione del genere ancor prima che si presenti il problema e che sarebbe meglio ci fosse una causa scatenante, mentre Lerici non ha mai avuto tali problemi. Credo che questo ragionamento sia molto preoccupante, perchè facendolo, ci si dimentica che Sarzana ha potuto impedire certe manifestazioni proprio in virtù di tale decisione. Al di là della bocciatura, che posso aspettarmi anche su logiche interne ad un consiglio comunale diviso tra maggioranza e opposizione, mi sarei aspettato comunque un appoggio da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, perchè l'amministrazione Paoletti è formata anche da persone di estrazione cattolica moderata, che credo possano sposare in pieno il ragionamento che sta alla base della mozione presentata".
Pregazzi affronta la questione anche allargando il cerchio oltre i confini lericini: "Vedendo che nessun amministratore di centro destra ha partecipato alla manifestazione antifascista di venerdì scorso, giungo alla logica conclusione che si sia arrivati ad una deriva preoccupante: i loro rapporti con l'estrema destra. Sono propenso a pensare che non abbiamo ben chiaro come gestire questa situazione e che abbiano interesse a speculare su questo tipo di elettorato. Anche sindaci ed amministratori che non sono assolutamente estremisti, ma che anzi provengono da un'estrazione moderata, hanno valutato di non essere con noi a manifestare, solo Andrea Costa di Area Popolare era presente. Questo secondo me è un dato molto significativo".