Il circolo Pd di Arcola Ponte punta il dito contro la Regione Liguria e in particolare contro il governatore Toti e l'assessore Giampedrone in merito agli eventi alluvionali che hanno colpito Arcola lo scorso 14 giugno:
"La Regione continua a nascondersi dietro ad un dito. Sono passati due mesi e non è stato preso ancora nessun provvedimento in aiuto alla popolazione arcolana. I danni stimati dall'alluvione si aggirano intorno ai 2 milioni di euro, come testimoniano le schede compilate e subito inviate dal Comune di Arcola agli uffici regionali, com'è possibile che Toti e Giampedrone continuino a voltarsi dall'altra parte? Le disgrazie non devono avere colori politici, non esistono cittadini di serie A e di serie Z.
Se fosse successo ad Ameglia, dove amministra il centro-destra ciò che è accaduto ad Arcola, cosa avreste fatto?
Nell'ultima giunta convocata proprio alla Spezia non è stato fatto alcun riferimento alle misure da prendere in favore della popolazione arcolana, passano i giorni e il silenzio dalla Regione è sempre più preoccupante.
L'ultima barzelletta all'ordine del giorno - conclude il Partito Democratico di Arcola Ponte - è stata quella da parte dell'assessore Giampedrone che di fronte alla notizia del via libera da parte del Consiglio dei ministri dell'assegnazione di 400 milioni di euro di contributi ai cittadini che hanno subito danni provocati da alluvioni o situazioni di emergenza verificatisi a partire da maggio 2013 ha parlato di risultato di proprie battaglie.
In quale dimensione spazio-temporale vive l'assessore amegliese?
Lo sa che se la Regione Liguria non riconoscerà lo stato di emergenza i cittadini di Arcola non potranno richiedere nulla.
Assessore si metta la mano sulla coscienza e cambi idea prima che sia troppo tardi. Di fronte all'emergenza i colori politici non devono esistere.
I cittadini di Arcola chiedono risposte concrete. Nella storia di personaggi che se ne sono lavati le mani ce ne sono stati tanti, non possiamo credere che lei voglia passare alla storia come Ponzio Pilato."