Un nuovo appuntamento con lo speciale pensato per le amministrative 2022 alla Spezia. Vogliamo dare voce ai ragazzi spezzini che hanno scelto di mettersi in gioco e spendersi per la città, abbiamo fatto ad ognuno di loro sei domande, per capire soprattutto qual è il ruolo dei giovani nella politica oggi.
Per recuperare le altre interviste a questi link: Giuliano, Distaso, Ruiz, Palma, Tronfi, Gentile e Mele
Un giovane candidato per la nostra città nella lista PD - Articolo 1. Chi è Luca Gazzano e cosa può portare al comune della Spezia?
Sono Luca Gazzano, 27 anni, studente e lavoratore, sono candidato nella lista Partito Democratico - Articolo Uno. Sono segretario provinciale di Articolo Uno da dicembre 2019. Quello che posso portare al comune è l'umiltà, che ritengo fondamentale per poter ascoltare i bisogni dei cittadini; la determinazione per poterli affrontare e soddisfare. In ultimo, ma non per importanza, la mia idea della società e del mondo, che deve riscoprire l'uguaglianza e solidarietà, dove anche gli ultimi e i meno abbienti possano sentirsi parte della stessa e poter avere una vita dignitosa, riducendo le diseguaglianze. In breve la mia idea di Sinistra.
Cosa ti ha portato alla candidatura, nonostante la tua giovane età, e quando hai capito che era il momento di scendere in campo per la tua città?
La politica è sempre stata una cosa che ho seguito e cercato di capire. Per quanto oggi possa sembrare assurdo dire una cosa del genere, la politica è la mia passione. Quest'anno sono dieci anni di militanza politica, di riunioni, incontri, campagne elettorali e nel bene e nel male ho sempre amato quello che facevo, anche se non tutto è stato sempre bello e alcune scelte molto dolorose.
La candidatura è nata perché i miei fantastici compagni di Articolo Uno hanno deciso di puntare su di me, il loro segretario, e io ne sono stato felice. La mia candidatura è la candidatura di un partito politico che ha riposto la sua fiducia in me. Io li ringrazio di cuore e spero di entrare in Consiglio comunale per tutte le compagne ed i compagni che credono in me.
Cosa ti ha portato ad appoggiare Sommovigo come candidato sindaco e cosa credi potrà dare alla città?
Il mio convinto sostegno alla candidata Piera Sommovigo si basa su due punti. Il primo punto è politico. Lei ha infatti deciso di rappresentare le istanze di un campo progressista che si presenta unito a questo appuntamento elettorale, conscio dell'inadeguatezza della giunta attuale e del fatto che la città sta arretrando a vista d'occhio sotto tutti i punti di vista. Piera Sommovigo è diventata una figura di riferimento per tutti gli spezzini che non credono più al sindaco uscente.
Il secondo motivo è personale. Piera Sommovigo è una donna empatica, capace di comunicare e di ascoltare chiunque. Una persona che prende a cuore le questioni e che ha una conoscenza dell'amministrazione pubblica che risulterà determinante nella gestione della realtà spezzina. Piera Sommovigo è sicuramente la migliore candidata e svolgerà il ruolo di sindaco alla perfezione.
Quali sono i temi che senti maggiormente a cuore?
Il tema che sento più a cuore è la disuguaglianza. Un tema che può sembrare fin troppo generale ma che trova applicazione in ogni aspetto della realtà. La disuguaglianza più grande che si può trovare a Spezia riguarda sicuramente la sanità. La sanità pubblica, accessibile a tutti è stata smantellata da una gestione regionale che predilige la sanità privata. Se hai soldi, vieni curato, se non li hai, arrivederci e grazie. Sono applicabili all'ambiente e al turismo, basti pensare alla questione Palmaria desiderata da Toti, piena di alberghi e resort. Per andare in Palmaria bastava un biglietto per il traghetto, con il progetto della destra non si potrà più. In ogni ambito ci sono disuguaglianze che vanno combattute ed attenuate per far sì che chiunque possa avere le cose fondamentali”.
Quanto credi sia importante il ruolo dei giovani all’interno dell’ambiente politico?
I giovani sono importanti in qualsiasi ambito della vita quotidiana perché sono il futuro di questa città e del mondo intero. L'opinione pubblica da dei giovani un'idea di fannulloni, che non hanno voglia di lavorare e di impegnarsi e che passano tutto il tempo al telefono, quando secondo me molti cercano solamente il loro posto in un paese che li sta sfruttando. Io penso che i giovani non credano ai partiti e che sentano però la necessità di fare politica.
Conosco, ragazzi, associazioni che fanno politica non facendo la vita partitica. I partiti perdono fascino sui giovani, la politica no. I giovani vogliono fare il bene della comunità e si impegnano, basti vedere il Friday's for future, blue life o Spezia Dinamika. Io esorto tutti i giovani che sono sconfortati o non sono interessati alla politica a cominciare a parlarne e noteranno che qualcosa di interessante la troveranno”.
Quali sono gli obiettivi che ti poni nel caso venissi eletto?
Gli obbiettivi sono quelli di perseguire il programma di Piera Sommovigo e il mio ideale di Sinistra, per una Spezia più giusta ed equa, dove non serve essere ricchi per curarsi, dove le bellezze del nostro paesaggio non passino da bene comune a paradiso per pochi privilegiati. Una città che sia attenta anche ai diritti e alla qualità del lavoro, per evitare scene di caporalato rivoltanti che abbiamo visto e che forse persistono ancora. Una città che restituisca alle periferie le giuste attenzioni e non le faccia sentire abbandonate a loro stesse. Rappresenterò in Consiglio comunale tutti i cittadini e cercherò di aiutarli in tutte le loro esigenze, dalla lampadina fulminata a una questione più complicata.
