“A cinque anni dall’ultimo Piano di Tutela delle Acque la situazione della depurazione resta critica: un quinto dei liguri non ha depuratori a norma e corre il rischio di sanzioni comunitarie e di condanne che pagheranno i cittadini in bolletta”, è la fotografia della situazione fatta dal capogruppo del Partito Democratico-Articolo1 in regione Luca Garibaldi, alla fine della Commissione Ambiente e Territorio che si è tenuta oggi, giovedì 15 luglio, in Regione.
“Dal quadro emerso in Commissione Ambiente e Territorio sulla depurazione, vengono fuori ritardi e problemi. Con la lodevole eccezione di Sestri Levante, il cui iter sta proseguendo, il resto del quadro degli impianti sembra fermo da tempo. Il caso più eclatante Chiavari. A rendere ancora più imbarazzante la situazione il fatto che la Città Metropolitana di Genova - che pure ha su di sé la maggior parte dei territori in infrazione comunitaria - non si è presentata in Commissione nei fatti sottraendosi a dare un quadro della situazione, dei progetti e dei costi. In un momento in cui anche le risorse del PNRR possono essere destinate alla risoluzione dei problemi della gestione della risorsa idrica, servono progetti definiti e concreti ma dalle prime ipotesi i ritardi permangono”, conclude Garibaldi.