Sardo d’origine e sarzanese d’adozione,
Bruno Madeddu inizia a scattare prestissimo: prima con una Bencini Comet e poi con la “tanto sospirata” reflex. L’inizio di un percorso da autodidatta per un artista che ha saputo crescere attraversando pellicola, polaroid e infine digitale, studiando le opere dei grandi maestri (Giacomelli e Bresson su tutti) e non mancando di partecipare a workshop importanti – come quelli con gli egualmente grandi Fontana e Galimberti. Oggi i suoi scatti – sempre volti alla dimensione del reportage, delle figure ambientate e dei ritratti – condensano estro creativo e interesse, puro sincero e appassionato, per la bellezza dell’avventura umana.
Socio del Club Fotografico Apuano di Carrara, in passato è stato socio anche del Gruppo Polaser di Faenza, ‘laboratorio’ per soli artisti Polaroid nel quale ha potuto incontrare Pino Valgimigli e il già citato Galimberti, curatori entrambi del libro Magicopolaservivere dove Madeddu ha potuto inserirsi. Iscritto alla FIAF dal ’95 e alla FIAP dal ’98, ha raccolto diverse onorificenze, fra cui i prestigiosi IFI (Insigne fotografo italiano) e EFIAP/gold (Eccellenza Oro della fotografia internazionale), Molti i premi vinti in Italia e all’estero come il Truciolo d’oro, nel 2012, il riconoscimento come Miglior autore a Esch (Lussemburgo) e il Premio Reus Medalla oro Guadì a Reus (Spagna), Foto dell'anno FIAF nel 2017, con relativa Copertina sull'Annuario della Federazione e inoltre, il prestigioso Premio Fantini 2017 a Sesto San Giovanni (MI) giunto alla sua 14a edizione e che ha visto premiati nelle precedenti edizioni, autori come Letizia Battaglia e Francesco Cito.
All’attivo ha molte mostre fotografiche in varie città italiane, tra cui la partecipazione a “Seravezza Fotografia” 2018, tre collettive internazionali – in Danimarca Romania e Germania – e due progetti distinti esposti all’interno delle Mostre CIRMOF. Va fiero, inoltre, delle fotografie presenti al Museo di Reus in Spagna e di quelle relative alla celebre corsa Millemiglia, oggi esposte al Museo della Fotografia di Brescia. Da non dimenticare, infine, i moltissimi scatti pubblicati in cataloghi, riviste di settore e volumi, fra i quali “Il Pellegrino del 2000” Monografia FIAF e un libro storico dedicato a celebri imprese partigiane in Lunigiana.
(Curriculum curato da Francesca Fontana “Lunicafoto” “L'eco della Lunigiana” “Pontremoli Photo Festival”)