La Spezia è una città legata alla Marina Militare e ha contribuito in modo significativo alla sua storia, con l’Arsenale, con la Base Navale, con Fincantieri al Muggiano e le altre industrie della Difesa, sede per decenni del servizio di leva e di addestramento, preparando e fornendo professionalità e competenze che sono state e sono la struttura stessa del lavoro civile e militare.
Dal canto suo la città ha costruito e sviluppato una innegabile vocazione culturale e turistica legata al mare e alla marineria, vocazione che si esprime anche coltivando una tradizione di eventi e di manifestazioni in tutto il golfo per i quali è alla ricerca di un simbolo che interpreti e unifichi le sue molte anime.
Ebbene, come è noto, si è aperta in questi giorni la discussione, diventata disputa, fra Genova e Taranto che si contendono, ognuna, la destinazione della nave Garibaldi, prossima al disarmo, da trasformare in museo e cioè in una attrazione culturale e turistica. È d’altronde per la dichiarata volontà del Governo che la portaerei Garibaldi non sia demolita ma che diventi una nave museo, così come accade per navi importanti negli Stati Uniti, perché è stata la nave ammiraglia della flotta italiana per oltre trent'anni, perché ha partecipato con onore a importanti missioni di pace e di difesa in tutto il mondo, perché porta il nome di uno dei Padri dell'unità d'Italia.
Per questo ritengo che inopinatamente nessuno abbia inserito nel confronto provocato da Genova e contestato da Taranto della candidatura della Spezia, ancora entusiasta per aver ospitato, qui sulla Garibaldi, con vasta eco e enorme successo, la rappresentazione dell'opera di Puccini Madama Butterfly. Inopinatamente perché La Spezia ha davvero tutte le carte in regola per ospitare la nave Garibaldi come museo galleggiante e formidabile polo di attrazione. Che sarebbe anche il giusto, meritato e degno completamento di una rete strutturata insieme ai bacini storici dell'Arsenale e al Museo tecnico navale.
La nave museo Garibaldi dovrebbe costituire insomma il simbolo stesso di quell’alto riconoscimento dovuto alla città che ha dato molto alla Marina militare italiana e come potenziamento del segno di identità marinaresca per la comunità che ha nel mare la sua vocazione.
È per tutti questi motivi che faccio appello a tutte le istituzioni - la Provincia, il Comune capoluogo, i Comuni del Golfo, l’Autorità Portuale e la stessa Marina militare - affinché si colga questa occasione e si sostenga il progetto per La Spezia come città di destinazione della Garibaldi.
Perché la nave museo Garibaldi è davvero una sfida per il futuro, ritengo che La Spezia sia pronta ad affrontare con orgoglio e passione la realizzazione di questo progetto che rafforzerà la sua identità di multiforme e produttiva città di mare.
Salvatore Avena
Segretario Generale Associazioni Porto La Spezia