"Oggi mi ritrovo a scrivere indignata per quanto personalmente ho vissuto presso l’ospedale spezzino Sant’Andrea. Alle soglie di Ferragosto mi sono recata presso il reparto di ortopedia per una sofferenza meniscale bilaterale. In un periodo in cui si registrano temperature africane, entrare in uno dei due ambulatori ortopedici, posti a fianco della radiologia, e ritrovarsi come in una sauna turca, perché il condizionatore è guasto da ben quattro anni (nonostante le diverse e-mail inviate per conoscenza a chi di dovere) è veramente indicibile!", afferma Alessandra Mari.
"Sappiamo - prosegue - che il nostro ospedale sia oggi antidiluviano e che in futuro avrà un destino diverso e secondario: di certo non stiamo qui a rivendicare di allocare nuove risorse da mettere a bilancio nelle casse della nostra Asl5, ma solo esortare ad avere più cura quantomeno nella manutenzione ordinaria dell’esistente nei diversi reparti, affinché il lavoro degli operatori sanitari tutti possa fluire e svolgersi in condizioni normali e lo stesso paziente possa pertanto essere assistito più dignitosamente".
"Ricordo che nella fattispecie gli ambulatori di ortopedia, soprattutto in estate, registrano un aumento degli accessi per conseguente aumento degli eventi traumatici: il che naturalmente implica turn-over quotidiani forti per dare assistenza congrua ai pazienti. È vero che questo caldo estremo sappiamo avere le ore contate ma auspico soprattutto che questa situazione possa avere le ore contate sia per il benessere dei cittadini sia per i medici e gli operatori sanitari tutti, che meritano di lavorare in condizioni di non stress. Invito pertanto la dirigenza a mettere in atto quelle giuste misure di controllo e di manutenzione affinché tutto questo non abbia a continuare oltre, per il bene della nostra collettività", conclude Alessandra Mari.
Questa la risposta dell'Azienda Sanitaria: "Ad un controllo effettuato in tempo reale nei due ambulatori ortopedici segnalati risulta che in uno il condizionatore è perfettamente funzionante, nell’altro, invece, il dispositivo è rotto. La problematica è conosciuta e in carico alla Gestione tecnica che ha già avviato l’iter con l’azienda di manutenzione per la riparazione dell’apparecchio. Nell’attesa per mitigare le temperature l’ambulatorio è stato fornito di un sistema sostitutivo portatile".