Il messaggio del Papa è stato illustrato dal vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti nelle due celebrazioni eucaristiche da lui presiedute a cavallo del Capodanno: quella dell'ultimo giorno dell'anno alla Spezia, nella cattedrale di Cristo Re, e quella del pomeriggio del Capodanno nella basilica concattedrale di Sarzana.
Rivolgendosi alle autorità civili e militari ed a tutti i fedeli il vescovo ha esortato anzitutto a leggere per intero il messaggio pontificio, particolarmente ricco di spunti collegati all'attualità del nostro tempo. Il Papa individua il tema dell'indifferenza, atteggiamento così diffuso a tutti i livelli, come una delle premesse che favoriscono la violenza e le guerre nelle varie forme in cui esse si manifestano.
Occorre dunque, per favorire una vera pace, operare per la rimozione di un tale pernicioso strato di indifferenza. Monsignor Palletti, a questo riguardo, si è soffermato in modo particolare sul capitolo del messaggio intitolato "Promuovere una cultura di solidarietà e di misericordia per vincere l'indifferenza": sono due aspetti importanti di un'azione che deve riguardare tutti, ed in primo luogo la comunità dei credenti in Cristo. In questo periodo successivo al Natale, del resto, solidarietà e misericordia si legano in modo assai stretto, specie se si considera che siamo nell'anno del "Giubileo della misericordia".
Il vescovo ha poi ricordato come ai concetti già citati il Papa unisca anche quello della "compassione", come spinta ad un'azione concreta e immediata volta a favorire la pace. Proseguendo nella presentazione del messaggio, non ha poi mancato di sottolineare i passi nei quali viene richiamata la grande responsabilità dei mezzi di comunicazione sociale e dei loro operatori, il cui compito è quello di "porsi al servizio della verità e non di interessi particolari".
La presentazione del messaggio del Papa da parte del vescovo ha per così dire aperto la strada a una serie di iniziative che, in diocesi, caratterizzeranno l'inizio dell'anno, attraverso tutto il mese di gennaio. In esse, il tema della pace, della solidarietà e della misericordia saranno strettamente collegate. A cominciare dalla consegna, nel giorno dell'Epifania, del "Premio della bontà" intitolato al nome del vescovo Siro Silvestri, che volle istituirlo quarant'anni or sono.
Proprio nella vigilia del nuovo anno è stato reso noto che l'edizione 2016 del premio diocesano è stata assegnata al gruppo delle persone che operano quali volontari nel carcere spezzino di Villa Andreini. Anche il tema delle carceri e delle condizioni di chi vi è recluso, come è noto, è stato posto dal Papa al centro, con altri, del "Giubileo della misericordia". Alla Spezia i volontari e le volontarie prestano da anni un servizio prezioso a sostegno delle persone recluse.
Con loro sono il cappellano del carcere, il francescano padre Felice D'Addario, ed altri sacerdoti, tra cui lo stesso vescovo emerito Bassano Staffieri. Come detto, il premio, reso possibile grazie al contributo del Lion's club "Host", sarà consegnato dal vescovo nel corso del Pontificale che mercoledì prossimo, solennità dell'Epifania, celebrerà alle 10.30 in cattedrale alla Spezia (mentre alle 18 lo celebrerà nella concattedrale di Sarzana). Tutti sono invitati a questo sacro rito ed a felicitarsi con i premiati. Anche l'Azione cattolica considera il mese di gennaio quale "mese della pace": nel corso del mese ci saranno così in diocesi diverse iniziative su questo tema tali da coinvolgere tutte le fasce di età dell'associazione.