Perché la FIT CISL non aderisce allo sciopero generale regionale dei trasporti del 24 luglio.
Gli scioperi di categoria devono avere un obiettivo chiaro, devono individuare una controparte certa.
Oggi, nella situazione drammatica che stiamo vivendo come cittadini e come lavoratori, responsabilmente, non possiamo pensare di far perdere ore di salario ai lavoratori che già sono in grandissima sofferenza a causa della cassa integrazione e con il problema enorme del ritardo nei pagamenti, con gravi ripercussioni sugli stipendi.
La responsabilità politica è dei vari soggetti che negli ultimi trent’anni si sono susseguiti nella guida del governo centrale e della nostra regione, nessuno escluso. La FIT e la CISL fanno sindacato e non politica.
Occorre oggi, a nostro parere, che tutti i soggetti politici e sociali si riuniscano e assieme elaborino un piano di investimenti sicuri per le infrastrutture indispensabili e assicurino tempi certi e celeri per svolgere le pratiche amministrative oltre che per dare il via alla realizzazione delle opere stesse, ormai assolutamente indispensabili e non più procrastinabili per il futuro e lo sviluppo del lavoro nel nostro territorio.
La FIT assieme alla CISL continua a lottare per le infrastrutture e per la soluzione dei problemi causati dai lavori sulle autostrade. Già oggi abbiamo scritto una lettera al Governo, alla Regione e ad Autostrade perché al più presto parta un confronto col sindacato per superare la battaglia ideologica e partitica e si possa approdare finalmente alla necessaria e irrinunciabile collaborazione per affrontare e risolvere i problemi di tutta la collettività.
Il Segretario Generale FIT CISL Liguria, Mauro Scognamillo