In estate il mare è facile da vivere, anzi è ricercato come una panacea per il caldo e l’afa della città. Più difficile ma non meno affascinante diventa in inverno, quando spesso assume una sfumatura di malinconia che molti apprezzano. Per immergersi nelle sue acque gelide a dicembre più che inoltrato una semplice infatuazione, una tenera simpatia però non basta. Per una tale prova bisogna sentire per il mare un amore vero, come quello che di cui hanno dato testimonianza gli oltre trenta cimentisti che questa mattina si sono ritrovati alla spiaggia della Venere Azzurra. Persone di tutte le età, uomini e donne, lavoratori e pensionati accomunati dal fatto di essere “nuotatori del tempo avverso”.
Alle 11 inizia il raggruppamento sulla spiaggia, molti sono veterani e si conoscono da lunga data, ma ci sono anche un paio di neofiti assoluti. Ci si spoglia, e ci si fa coraggio l’un altro, in un’atmosfera di allegra e garbata goliardia. Alle 11.30 precise l’ingresso in acqua: per alcuni di corsa, con un salto gioioso, per altri in modo più cauto e graduale. Temperatura dell’acqua 12 gradi, temperatura esterna 9 gradi: i momenti più complessi sono l’ingresso e la fuoriuscita dal mare, i due frangenti in cui il corpo deve adattarsi ad uno sbalzo termico. Uno stress che sembrerebbe essere un vero toccasana per il fisico, perché implementerebbe le difese immunitarie e tonificherebbe la muscolatura.
In prima linea, come è ormai tradizione consolidata, il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti. “Sempre bello - dichiara il primo cittadino - prendere parte a questa iniziativa. Approfitto per dare appuntamento ai prossimi due tuffi: il 27 dicembre a Tellaro e il 6 gennaio a San Terenzo per il cimento catodico”.
A concludere la mattinata, dopo le foto di rito ed essersi riscaldati davanti a un falò acceso al centro della spiaggia, per tutti focaccia, panettone e un buon bicchiere di vino. Nel salutarsi e nel farsi gli auguri di Natale, già ci si dà appuntamento al prossimo cimento.