«Il reparto rianimazione è il cuore di ogni ospedale. Senza rianimazione non possono funzionare né la chirurgia, né il pronto soccorso. Altro che struttura di eccellenza: il San Bartolomeo rischia di trasformarsi in una casa di cura, svuotata di tutte le funzioni. Le preoccupazioni del collega Michelucci sono legittime e condivisibili. Lo dimostra il fatto che anche noi abbiamo presentato in consiglio regionale un’interrogazione sulla vicenda». È con queste parole che il consigliere regionale di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Francesco Battistini commenta il rischio-chiusura del reparto rianimazione dell’ospedale sarzanese, poiché ai pensionamenti non seguono avvicendamenti e nuove assunzioni di personale medico. In questa condizione la struttura, dell’intera provincia, è prossima al collasso.
«In ASL5 si registrano criticità d’organico crescenti, in tutti i settori. Non si può più tergiversare: è necessario intervenire con l’integrazione di nuove unità mediche. Pediatria, endocrinologia e adesso rianimazione: 3 esempi molto eloquenti ed allarmanti, che finiscono per penalizzare i servizi al cittadino – sottolinea Battistini -. Il vicesindaco di Sarzana, Costantino Eretta, risponde a queste critiche in modo del tutto inadeguato. Secondo il medico-amministratore, infatti, dipendente di ASL5 ed esponente della Lega di Sarzana, non si tratta di un problema della sanità ligure quanto piuttosto di una tendenza strutturale nazionale. Eretta come Ponzio Pilato: riconosce che esista un problema di organico, ma tenta invano di scaricare il barile. Scelta infelice. Nel frattempo, con un’ardita arrampicata sugli specchi, cerca di rassicurare la popolazione sulla tenuta del reparto di Sarzana».
«La questione però è oggettiva: se non si reintegrano gli organici nel più breve tempo possibile, il servizio è destinato a fermarsi. Chi oggi tenta di rassicurare senza impegnarsi in azione concrete, non rende un buon servizio alla popolazione: mette in scena soltanto un imbroglio – conclude Battistini -. A questo punto vogliamo conoscere le reali intenzioni dell’assessore Viale, invitandola a non imitare l’inadeguatezza del suo collega di partito, il Dottor Eretta. Al contrario, agisca tempestivamente per garantire il pieno funzionamento del servizio sanitario spezzino».