SEL ritiene che per fare uscire l'azienda dalla situazione di crisi occorrano due passaggi fondamentali:
1) un piano industriale vero che definisca le azioni su cui deve svilupparsi l'operato di ACAM, avente come cardini i risultati dei referendum sull'acqua e il piano provinciale dei rifiuti, imperniato sulla raccolta differenziata e su discariche per il materiale inerte derivante dalla produzione di Cdr, oggi smaltito fuori provincia;
2) la riduzione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) idrici e dei rifiuti, accompagnata dalla rapida definizione di un piano regionale di riqualificazione ambientale e di salvaguardia dai dissesti idrogeologici, che preveda l'utilizzo delle professionalità e delle competenze presenti nelle aziende che, come ACAM, attualmente operano sul territorio.
Per questo SEL ritiene indispensabile la presenza della Regione Liguria nel "comitato di crisi" proposto dai sindacati.