E' chiaro che il futuro pone interrogativi importanti e sfide difficili per il territorio, che deve saper coniugare le grandi opportunita' economiche legate ai flussi turistici con la capacita' di preservare la tipicita' ambientale, le tradizioni vitivinicole e la vivibilita' sociale dei borghi rivieraschi.
Quello che momentaneamente sta mancando e' la capacita'della politica di cogliere il potenziale di questa grande trasformazione in modo unitario, efficace e condiviso .
Frammentazioni e cortocircuiti nell'offerta turistica e nella gestione dei servizi sono rimediabili, ma e' chiaro che il futuro delle 5 terre, il loro consolidamento economico ed ambientale non sono disgiungibili dalla capacita' di saper garantire la qualita' delle tratte sentieristiche, dei servizi erogati ai turisti e simultaneamente di quelli resi ai cittadini ed ai viticoltori.
A partire gia' da questo autunno, e' indispensabile l'avviamento di un processo di riorganizzazione del territorio che sappia recuperare un percorso congiunto tra amministrazioni, Ente parco, Trenitalia ed Autorita' Portuale.
E' chiaro che la qualita' dell'accoglienza turistica, l'attenzione ai bisogni sociali dei cittadini e il sostegno delle attivita' agricole sono la grande cornice in cui muovere una sfida programmatica che sappia davvero contemperare le opportunita' legate allo sviluppo economico con la vivibilita' dei borghi, le loro tradizioni e la loro spiccata identita' comunitaria.