Assemblea pubblica che, sarà seguita da un'altra iniziativa sui "Diritti", ed entrambe rientrano nel percorso congressuale che avrà luogo il 7 dicembre. All'assemblea sono stati invitati: il Presidente regionale di CNA costruttori Remo Cibei; il segretario Confederale della CGIL David Nerini; l'architetto urbanista Andrea Spinetti; Elena Giardini Forum Naz. SEL BETA e Angelo Chiaramonte Segretario Regionale SEL. L'intervento del dott. Remo Cibei ha messo in evidenza come l'edilizia nella nostra provincia rappresenti una fetta importante dell'economia, pari ad una percentuale del 40%. Edilizia, che dall'inizio della crisi finanziaria è in costante sofferenza per mancanza di investimenti e di liquidità da parte delle persone che trovano difficoltà ad accedere ai mutui. Il segretario confederale David Nerini, ha fatto notare, che oltre ai problemi evidenziati da CNA, relativi alle imprese, non si debbano trascurare quelli di natura occupazionale. E di come il rapporto di lavoro subordinato, si sia trasformato in lavoro autonomo. Segnale preoccupante, che denuncia l'impossibilità agli imprenditori edili ad assumere. L'intervento dell'Arch. Urbanista Andrea Spinetti, si è concentrato sulla necessità di una nuova normativa edilizia, che tenga conto delle mutate esigenze delle persone e nel rispetto del territorio. Cosa che non è avvenuta negli anni passati. Elena Giardini ha portato nella discussione, l'esperienza del forum nazionale SEL BETA. Esperienza che porta alla luce le criticità dell'intero territorio nazionale. Di come non si faccia niente per la prevenzione, continuando a consumare territorio. Prevenzione che risolverebbe il problema delle emergenze, con un notevole risparmio di denaro pubblico. I lavori dell'assemblea, aperti da Giulio Cavatorti, segretario provinciale SEL e moderati da Diana Ciriello, Segreteria Regionale, a seguito degli interventi dei presenti, sono stati chiusi dal segretario Regionale SEL Angelo Chiaramonte. Dalla discussione è emerso, come da anni sostiene SEL nelle sue battaglie, che c'è la necessità di ripensare la politica del territorio. Territorio che non ha più bisogno di essere consumato con colate di cemento che sono utili solo alle grandi imprese e che oltretutto non hanno nessuna ricaduta occupazionale locale. E' invece necessario recuperare il patrimonio esistente, con grandi opportunità occupazionali per la piccola e media impresa. Rivedere la politica agricola con il recupero e la messa in sicurezza dei terreni incolti a rischio idrogeologico. Esperienze già messe in atto da ARTE, con il recupero e la restituzione alla società, di diversi immobili dismessi nella nostra provincia. Lo rende noto la Commissione Provinciale per il Congresso che ha organizzato l'iniziativa nell'ambito del percorso precongressuale di SEL.