Parto da un dato economico strutturale inconvertibile.
I fondi strutturali del PNRR sono quasi tutti stanziati per infrastrutture importanti sull'asse Genova -Savona: si pensi alla Gronda, al terzo valico, alla diga, alla viabilità, fondamentali per la possibilità di sviluppo di quell'asse; noi come Spezia riusciamo a strappare solo un misero 5% di finanziamento per la Pontremolese.
Quindi un ulteriore rafforzamento di politica economica e strutturale orizzontale , rendendo La Spezia di sostegno e marginale allo sviluppo della regione.
Quindi un primo punto, riequilibrare questo nostro asservimento a Genova, cercando di recuperare fondi per l'ultimazione della Pontremolese. Non sto a soffermarmi sull'importanza strategica per poter attivare una politica economica verticale che guardi alla Padania ed al centro Europa, elemento strategico per il miglior utilizzo delle aree da riorganizzare (Enel, IP, arsenale).
Secondo punto interventi urgenti nel settore sanitario sia strutturali che professionali; la situazione sanitaria è drammatica e soprattutto elitaria (chi può e chi non può rivolgersi al privato), una situazione insostenibile.
Terzo punto: il riequilibrio dello svuotamento delle aree sia costiere che dell'interno; aree costiere che vedono uno spopolamento giovanile derivato dall'indiscriminata gestione delle abitazioni che hanno visto moltiplicarsi in termini esponenziali le case vacanze , si pensi che solo a Lerici ce ne sono circa 600, che bloccano ogni possibilità di potersi avvicinare ad un alloggio fisso, ed incidono pesantemente nello spopolamento dei paesi.
Questo tema è certamente nazionale, ma la regione può legiferare calmierando il mercato ed incentivando un nuovo piano Fanfani del terzo millennio.
Quarto punto l'ambiente ed il riassetto idrogeologico, con al centro il più importante fiume della Liguria: il Magra, puntando su di una proposta di parco interregionale (il 60% è in regione Toscana) mettendo al primo punto il "contratto di fiume" che sviluppi la manutenzione, la gestione delle biomasse e la salvaguardia del territorio.
Pietro Tedeschi
Ex Presidente Parco di Montemarcello Magra Vara