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Operazione “e-FISHING”: controlli, sequestri e sanzioni da parte della Guardia Costiera in tutta Italia In evidenza

A tutela della filiera della pesca e della sicurezza dei consumatori. Ecco i risultati ottenuti.

Con l’approssimarsi delle festività natalizie, periodo in cui la domanda di prodotti ittici cresce considerevolmente, la Guardia Costiera, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha avviato una mirata campagna di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali, non convenzionali, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Lo scopo è garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani ed il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino evitandone il depauperamento e contestualmente anche quello di garantire la leale concorrenzialità sul mercato tra gli operatori prevenendo il diffondersi di pratiche illegali.

LE FASI
L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le piattaforme social e dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate.

L’OBIETTIVO
Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il prodotto ittico made in Italy, scoraggiando pratiche illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità. Pratiche illecite che, nel tempo – e in linea con il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliere consapevolmente.
Tale attività di monitoraggio e verifica, pertanto, oltre a prevenire e individuare eventuali atti illeciti mira a garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti.

 

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali - ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e oltre 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all'effettuazione di 10.000 controlli, che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del settore onesti che rispettano le normative vigenti, a tutela del prodotto “made in Italy”.

RISULTATI DELL’OPERAZIONE “E-FISHING”:
Questi i dati salienti:

LIVELLO NAZIONALE
746 illeciti tra amministrativi e penali;
233 attrezzi da pesca sequestrati;
sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro;
circa 200 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.

ATTIVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE A LIVELLO REGIONALE
I CONTROLLI DELLA GUARDIA COSTIERA DELLA LIGURIA
Nel territorio di competenza della Direzione marittima della Liguria - comprendente 26 province italiane del Nord-Ovest appartenenti delle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e parte dell’Emilia Romagna - sono stati complessivamente impiegati 101 militari, 20 mezzi terrestri e 13 unità navali.
Tra questi, si segnalano:
- il sequestro di 20 tonnellate di tonno pinne gialle in scatola del valore commerciale di 250mila euro, effettuato dalla Capitaneria di Porto della Spezia congiuntamente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’interno di un container proveniente dal Senegal.
- il sequestro di 5826 vasetti di uova di salmone Keta (Oncorhynchus keta) pescati nel Pacifico e fraudolentemente etichettati come uova di salmone norvegese presso un’azienda di lavorazione e confezionamento di Busto Arsizio (VA) e Mezzago (MB);
- il sequestro di 12 pinne di squalo Smeriglio (Lamna nasus) e una pinna pettorale di Verdesca (Prionace glauca), presso un rinomato ristorante del centro storico di Torino, i cui campioni sono stati inviati all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per meglio identificare l’appartenenza alle specie e la cui detenzione costituisce reato;
- Presso il mercato ittico di Milano, insieme all’Autorità Territoriale Sanitaria, è stata sequestrata una intera cella frigorifera contenente prodotti ittici, scarti di lavorazione, materiale ferroso (banconi, ruote di bici, carrelli) e rifiuti vari.

Non sono sfuggiti all’attenzione degli ispettori della Guardia costiera neppure le specie di acqua dolce, come gli n. 836 kg di filetto di luccioperca (Sander lucioperca) sequestrati a Galliate (NO) per l’assenza di tracciabilità di prodotto proveniente dalla Russia. Numerosi, infine, anche i prodotti ittici rinvenuti in pessimo stato di conservazione, come i 200 kg di prodotto sequestrati ad un venditore ambulante di Tarantasca, in provincia di Cuneo, da parte della Capitaneria di porto di Imperia.

Ad oggi, le 221 ispezioni, effettuate dai soli militari della Guardia costiera della Liguria, hanno portato a sanzioni per €125.000 e al sequestro di oltre 31 tonnellate di prodotti ittici (poco meno del 16% dei risultati nazionali), destinati al consumatore finale benché prive delle prescritte garanzie.

Con tali finalità strategiche, gli ispettori della Guardia Costiera Spezzina, nel corso dell’operazione complessa nazionale, hanno effettuato, una significativa e mirata serie di controlli sull’intera giurisdizione territoriale delle province della Spezia, Modena, Parma, Cremona e Reggio Emilia che hanno portato a sanzioni per €23.500 e al sequestro di ben oltre 23 tonnellate di prodotti ittici.
Tra questi, oltre all’ingente sequestro di n. 20 tonnellate di tonno pinne gialle in scatola del valore commerciale di 250mila euro, si segnalano anche le ulteriori n. 3,5 tonnellate di prodotti ittici privi di tracciabilità, sequestrati presso centri di ingrosso, pescherie ed esercizi di ristorazione, con particolare attenzione ai centri di commercializzazione di prodotti ittici di provenienza “Extra - UE”.

RISULTATI ATTIVITA’ ANNUALE - 2024
Al netto dell’operazione complessa “e-FISHING”, l’impegno della Guardia Costiera nella funzione di controllo del settore della pesca, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, prosegue tutto l’anno per garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e l’ambiente.
Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato – impedendone così l’ingresso ella filiera commerciale, a tutela del cittadino - principalmente per illeciti connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la genuinità e la provenienza del prodotto. Di questi risultati nazionali ben 1,2 milioni di euro di sanzione (13%) e 73 tonnellate di prodotto (9%) sono state comminate dal personale della Guardia costiera della Liguria.  Nel corso dell'anno, l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino alla vendita al cittadino.

“Quest’operazione – ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – si inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.

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