“La vicenda degli accorpamenti tra scuole nella partita del dimensionamento scolastico è l'ennesima dimostrazione dell'incapacità di dialogo del Presidente della Provincia Peracchini con chi ha la responsabilità dei territori e delle istituzioni scolastiche.” Cosi Roberto Centi e Giorgia Lombardi, LeAli a Spezia, che continuano: “Dopo il tentativo di settembre, con lo strampalato progetto di mettere insieme 22 plessi diversi in tutta la Val di Vara, fortunatamente bloccato e tramontato anche per il nostro tempestivo intervento, l'amministrazione ha perseverato, accorpando istituti distanti tra loro non solo fisicamente, ma con diverse identità culturali e didattiche.
Invece di riunire i Sindaci e i Dirigenti scolastici di tutte le realtà per una soluzione condivisa, ha fatto scendere dall'alto una decisione sconsiderata che scontenta quasi tutti, tranne i sindaci "amici" evidentemente consultati nelle segrete stanze.”
Continuano gli esponenti politici: “Da qui l'accorpamento di Vezzano Ligure con la mega ISA 8 della Città, da qui l'accorpamento senza informazione agli interessati di Castelnuovo/Luni, da qui il salvataggio miracoloso di Follo e lo strano accoppiamento di due realtà come Ricco' e Lerici, distanti geograficamente ma evidentemente non politicamente.
Neanche una risposta inoltre ai rappresentanti sindacali, che da tempo chiedevano incontri per parlare delle difficoltà di centinaia di lavoratori della scuola e soprattutto degli studenti e delle famiglie.
Senza dimenticare mai che tutto questo disagio deriva da una norma voluta dall'attuale Governo e dal Ministro Valditara, che ha portato a 961 alunni il numero medio di studenti per mantenere l'autonomia, con buona pace della didattica e della formazione dei giovani, alla faccia delle politiche di sostegno alle famiglie che vengono tanto sbandierate: una norma che Regione Liguria, mentre altre ricorrevano al TAR ottenendo sospensive, si è affrettata a mettere in atto, imponendo al Presidente della Provincia Peracchini una fretta cui non si è opposto e che ha partorito questo disastro.”
Concludono Centi e Lombardi: “La scuola non è fatta da una serie di scatole da sistemare a caso negli armadi, ma da una comunità di persone e da progetti formativi.
C'è ancora qualche giorno prima della votazione in Provincia: si convochino subito sindacati e dirigenti scolastici e si ripensi all'assurdità di certe proposte finché si è in tempo.”