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Questura della Spezia e ASL 5 rinnovano il Protocollo "Zeus" In evidenza

di Francesco Vito Ciaravino - Strumento per la presa in carico del maltrattante destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore.

Oggi, venerdì 22 novembre 2024, nella sede della Direzione Generale di ASL 5 della Spezia, la Questura della Spezia, rappresentata dal Questore Sebastiano Salvo, e l'Azienda Sociosanitaria Ligure n. 5 della Spezia, rappresentata dal Direttore Generale Paolo Cavagnaro, hanno firmato il rinnovo del "Protocollo Zeus", in materia di stalking e violenza domestica, fondamentale strumento per la presa in carico del maltrattante destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore emesso a seguito di comportamenti violenti.

"Questa sinergia con l'ASL 5 ha prodotto, nel precedente biennio, ottimi risultati. Attualmente l'ammonimento si può predisporre anche d'ufficio, e questo percorso (che rimane comunque volontario e gratuito) dà la possibilità al maltrattante di affrontare delle evidenti difficoltà psicologiche" – ha affermato il Questore Salvo – "Questa dinamica ha un senso preventivo, e da quando è stata possa in essere, gli effetti in questa direzione sono stati, appunto, evidenti e positivi".

Anche Cavagnaro ha tenuto a sottolineare l'importante accordo: "In medicina questa sarebbe descritta come una prevenzione di secondo grado, visto che il fenomeno si è già verificato, per certi versi, all'attivazione della suddetta procedura. La pena è fatta per redimersi. L'ASL crede nella prevenzione. Ringrazio la Dott.ssa Simonini e il Dipartimento di Salute Mentale. Nonostante la recente attuazione di questa misura, possiamo affermare che abbiamo un riscontro dello 0% (su territorio spezzino) di recidive da parte di chi ha seguito questo percorso".

Solo nel 2024 ci sono stati 65 ammonimenti nel nostro territorio. Questo dato è dovuto non solo all'importante riscontro messo in essere dalla campagna di sensibilizzazione effettuata congiuntamente dalle forze dell'ordine e professionisti del campo psicologico nelle scuole (o più in generale da una sensibilizzazione su più fronti), ma anche all'aumento di denunce da parte di persone terze alla vittima. Questo sottolinea che col passare del tempo, sia enti che cittadinanza, stanno costruendo e consolidando una rete di protezione e di lotta all'indifferenza.

 

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