Un terzo mandato come Assessore regionale, alcune le deleghe confermate, altre aggiunte.
Può tracciare il bilancio di quanto fatto fino ad ora e, se possibile, anticiparci quali potranno essere i prossimi passi?
Sono molto orgoglioso e soddisfatto di questo risultato, raggiunto grazie a Marco Bucci in primis e all'impegno delle liste civiche con tutto il centrodestra a sostegno del nostro presidente. Per quanto mi riguarda, credo che la mia presenza in Giunta sia la garanzia della prosecuzione del lavoro fatto, con una grande e costante attenzione al mio territorio, a partire dalla realizzazione del Felettino che è per noi un'assoluta priorità di questo mandato, considerata la specifica delega che mi è stata assegnata per la costruzione dei nuovi ospedali.
Molti i nomi di Assessori riconfermati dalla precedente legislatura. Questo è indice di continuità con quanto fatto fino ad ora sotto la guida di Toti o ci saranno novità e cambiamenti di rotta?
Come ha detto il presidente Bucci, le cose positive vanno portate avanti. La squadra di governo della Regione ha visto molte riconferme, a riprova della bontà dell'operato delle due precedenti amministrazioni guidate dall'ex presidente Toti. Non solo: è l'esito del voto ad aver dimostrato la bontà del lavoro fatto da parte dei singoli candidati che oggi sono stati in gran parte riconfermati in Giunta avendo ottenuto un ottimo risultato dalle urne.
Bucci ha affermato che sarà il presidente di tutti i liguri. Alla Spezia, come sappiamo, è stato un testa a testa tra il neo governatore e Andrea Orlando, che ha visto vincere il secondo per quasi quattro punti percentuali. Quali sono i programmi di Bucci per la nostra provincia e quali per la regione? Crede che riuscirà a guadagnarsi la fiducia degli spezzini con il suo lavoro?
Credo che gli spezzini abbiano già dimostrato la propria fiducia al presidente Bucci: il fatto di essere riusciti a contenere il risultato di Orlando nella sua città natale credo sia stato un grande risultato e uno dei fattori determinanti per la vittoria. I nostri concittadini hanno riconosciuto il buon lavoro di questi anni che vogliono venga portato avanti. Così faremo, proseguendo nell'impegno per la crescita e lo sviluppo che nello spezzino passano attraverso il porto e le infrastrutture. Non a caso il presidente Bucci ha individuato una delega specifica alla Blue Economy, che ha alla Spezia il suo cuore pulsante con il Miglio blu e le aziende della cantieristica, eccellenze italiane nel mondo. Stiamo anche lavorando con l'Autorità portuale per realizzare quanto prima i lavori di livellamento del fondale davanti al molo Garibaldi, fondamentale per il settore crocieristico.
L'Edilizia Ospedaliera è uno degli ambiti che le sono stati assegnati. Possiamo fare il punto sul progetto di costruzione del "Nuovo Felettino" spiegando, ad esempio, dove è arrivato ad oggi l'iter con Rina Check per l'approvazione del progetto esecutivo? Quale sarà la strategia di gestione del progetto?
L'iter è in corso. Nei prossimi giorni faremo nuovamente il punto della situazione con tutti i soggetti coinvolti nella consapevolezza che quell'ospedale DEVE essere realizzato, perché gli spezzini non possono più aspettare. È la nostra priorità numero uno, in particolare anche la mia da assessore del territorio. Per questo manterremo l'impegno assunto in campagna elettorale di individuare un commissario o project manager che, sotto la guida del mio assessorato, segua esclusivamente quella pratica, monitorando passo dopo passo ogni step fino alla sua costruzione. L'approccio per quanto mi riguarda sarà lo stesso che abbiamo applicato nei nove anni alle Infrastrutture. L'ospedale è infatti un'infrastruttura strategica per il territorio, esattamente come una strada o un ponte, ma con una finalità sanitaria, che competerà al collega Nicolò per quanto riguarda tutti i servizi e le prestazioni ai cittadini. Il nostro compito sarà quello di portare finalmente a compimento quest'opera fondamentale per tutta la sanità spezzina e ligure.
La Liguria è una regione molto fragile dal punto di vista idrogeologico. Tra le deleghe assegnatele la difesa del suolo, la Protezione Civile, l'Ambiente e Tutela del Territorio, le Emergenze. Si tratta di deleghe che, a nostro avviso, richiedono un approccio potremmo dire globale e unificato. Nel precedente mandato sono state portate avanti diverse azioni per affrontare queste delicate questioni, possiamo fare il punto? Quali saranno i prossimi passi in questo mandato?
Oggi la Liguria è una regione molto più sicura rispetto a un decennio fa. Abbiamo investito oltre 1 miliardo di euro per la messa in sicurezza del nostro territorio cambiando il paradigma dei fondi destinati alle emergenze utilizzati per la prima volta a livello nazionale anche per interventi strutturali per aumentarne la resilienza e quindi ridurre sensibilmente i possibili danni in caso di eventi meteo estremi, purtroppo sempre più frequenti. Penso alla messa in sicurezza dei versanti oppure alla riduzione del rischio idraulico di fiumi e torrenti, dalle nuove arginature del Magra e del Vara ai circa 10 milioni di euro per il Parmignola con l'eliminazione della zona rossa per l'abitato di Marinella di Sarzana, oggi al centro di investimenti senza precedenti sia pubblici sia privati. Siamo consapevoli che il rischio zero non esista ma vogliamo continuare su questa strada fatta di concretezza e risultati tangibili.
Si può parlare di un "Sistema Protezione Civile ligure"? La Liguria è considerata un'eccellenza per l'approccio adottato nell'ambito Protezione Civile, perché? Che cosa è stato preso ad esempio da altre Regioni italiane e che cosa, a suo avviso, è ancora necessario fare?
Oggi il sistema ligure è il fiore all'occhiello del Dipartimento nazionale, siamo l'unica Regione in Italia a garantire una doppia previsione meteo giornaliera, fornendo ai cittadini un servizio sette su sette, 365 giorni all'anno. Abbiamo lavorato senza sosta per affrontare al meglio emergenze di ogni tipo, dalla tragedia del ponte Morandi alla pandemia da Covid-19, dall'emergenza siccità alla terribile mareggiata del 2018, oltre all'accoglienza dei profughi in fuga dall'Ucraina in guerra. Tutte situazioni in cui il ruolo della Protezione civile è stato determinante. In particolare nelle emergenze legate al meteo, l'obiettivo è stato quello di ridurre il più possibile gli impatti negativi sul territorio, di costruire e costantemente rafforzare un sistema previsionale e di Protezione civile che in questi anni ha dimostrato sul campo tutta la sua importanza a tutela della cittadinanza. È stata una piccola rivoluzione, che ci ha permesso di diventare un solido punto di riferimento a livello nazionale: basti pensare al sistema di allerta colori, alle allerte specifiche per temporali e al potenziamento della Sala Operativa, aperta h24 durante le emergenze con una consolidata collaborazione con il Corpo dei Vigili del Fuoco, al rinnovamento totale con oltre 3,5 milioni di investimento della nostra colonna mobile pronta per ogni evenienza anche fuori dal territorio regionale. Elementi oggi consolidati che non esistevano prima del 2015. L'obiettivo oggi è quello di proseguire su questa strada, con personale altamente qualificato.
Tra le deleghe anche le infrastrutture. Ci sono tre fronti nello spezzino di particolare importanza. Il ripristino dell'Aurelia a Borghetto, la frana sulla SP8 di Calice e i lavori di costruzione della Variante Aurelia tra il Felettino e Melara. Possiamo fare il punto?
La delega alle infrastrutture è fondamentale per proseguire nel lavoro svolto in questi anni che ha consentito di realizzare opere strategiche per il nostro territorio. Da un lato Regione ricopre un ruolo propulsivo fondamentale per nuove opere, per aumentare la capacità infrastrutturale del territorio come nei casi della bretella Ceparana-Santo Stefano Magra o il nuovo casello autostradale di Ceparana. Dall'altro abbiamo un ruolo determinante per il superamento delle emergenze che coinvolgano le strade secondarie, provinciali o comunali: solo per fare alcuni esempi basti pensare, nello spezzino, alla nuova strada della Ripa oppure all'ultimo piano da 3,8 milioni di euro destinati ai Comuni. Per quanto riguarda Calice al Cornoviglio, come Regione abbiamo garantito la copertura totale, al 100%, delle risorse richieste dalla Provincia per la messa in sicurezza e il ripristino delle due strade provinciali Sp20 e Sp8 per oltre 1 milione e 200mila euro complessivi. I lavori sono in corso anche sull'Aurelia a Borghetto, dove Anas ha deciso di procedere con un intervento di consolidamento strutturale: questo ha richiesto maggiori tempi per l'approvazione del progetto a fronte della risoluzione definitiva del problema con l'eliminazione dell'ansa del letto del fiume Vara per evitare l'erosione del terreno sottostante l'asfalto. Ad oggi è stata ripristinata la viabilità a senso unico alternato entro 24 ore dalla chiusura del tratto, il cantiere è aperto e con questa conformazione si arriverà nei prossimi mesi alla conclusione dei lavori.
Nel precedente mandato di sua competenza anche la delega del sociale, ora passata all'Assessore alla Sanità Massimo Nicolò. Che cosa è stato fatto in questo ambito durante la precedente legislatura? Continuerà a collaborare con il collega Nicolò su questo tema?
In questi anni abbiamo saputo dato risposte importanti, soprattutto a sostegno delle famiglie e delle persone più fragili. Mi riferisco, ad esempio, ai voucher nido con cui abbiamo garantito la gratuità degli asili nido per oltre 3500 famiglie liguri con oltre 18 milioni di investimento, ai bonus badanti e babysitter, garantendo anche ad entrambi i genitori, grazie a questo aiuto economico, di poter cogliere opportunità formative o lavorative. Senza dimenticare le azioni a sostegno delle persone disabili, come l'aumento dei fondi per la non autosufficienza o i contributi per gli atleti per l'acquisto di ausili sportivi. Abbiamo anche attivato per la prima volta in Liguria un fondo dedicato ad attività e iniziative rivolte alle persone con disturbi dello spettro autistico, con l'obiettivo di creare percorsi di inclusione efficaci: sono stati coinvolti nella progettazione e programmazione enti e associazioni del terzo settore, con capofila i ragazzi della Luna Blu. Abbiamo inoltre reso strutturali alcuni progetti fondamentali per i nostri cittadini, come i maggiordomi di quartiere con ormai oltre cinquanta sportelli in tutta la Liguria per supportare soprattutto gli anziani nelle incombenze e commissioni quotidiane, e i custodi sociali, in stretto contatto con il sistema sanitario. Iniziative e progetti che verranno portati avanti anche nei prossimi anni, grazie alla sinergia con l'assessore Nicolò e con tutti i colleghi di Giunta.
Ha deciso di candidarsi alle regionali con una lista civica. Quale è a suo avviso il valore aggiunto e il contributo che il civismo può portare alla politica regionale?
Fin dal momento delle dimissioni del presidente Toti abbiamo lavorato per far capire ai partiti del centrodestra che per ottenere una riconferma alla guida della Liguria era imprescindibile nella coalizione una gamba civica forte e ben radicata territorialmente. E infatti quell'anima si è rivelata determinante e fondamentale per la vittoria finale: basti pensare che a livello regionale le due civiche a sostegno di Bucci hanno raccolto complessivamente oltre il 15% dei consensi, analogamente al primo partito, Fratelli d'Italia. La lista Vince Liguria con cui mi sono candidato capolista nello spezzino, raccogliendo il consenso maggiore in termini di preferenze tra i candidati del centrodestra, è arrivata seconda con il 9,1% dei voti, davanti a Lega e Forza Italia. L'anima civica rappresenta i territori, i tanti sindaci arancioni che in questi anni sempre più numerosi hanno seguito l'ex presidente Toti e ora sostengono il presidente Bucci per continuare a tracciare una rotta di crescita, sviluppo e risposte concrete per la Liguria e la provincia della Spezia. Quell'anima rappresenta il centrodestra moderato, di buon senso, davvero liberale, fuori dai diktat di partito, punto di riferimento di migliaia di cittadini, compresi coloro che non si riconoscono più in un centrosinistra sempre più espressione della sinistra estrema, che va a braccetto con i Cinque Stelle e che è fatta di ambientalismi esasperati e pura ideologia, lontana dalla gente e incapace di risolvere i problemi.