Sullo stop all'antenna di via del Fortino i politici stanno facendo a gara per rivendicarne il merito. Uno spettacolo indegno! Ma hanno poco da sgomitare: è una sconfitta per tutti loro.
Lo è per la Giunta Ponzanelli che, dopo aver dato l'assenso alla nuova antenna, ha fatto retromarcia per le proteste dei cittadini e, a distanza di quattro anni dal suo insediamento, non si è ancora dotata di un Piano delle antenne.
Il Comitato Sarzana, che Botta! aveva posto l’urgenza del Piano Antenne alla Giunta Cavarra dopo la vicenda del ripetitore sulla collina dei Cappuccini. Anche in quel caso l’Amministrazione aveva concesso l’autorizzazione con tanto di placet della commissione paesaggio! La mobilitazione dei cittadini dei Grisei, appoggiati dal nostro Comitato, dal Difensore Civico Francesco Lalla, l’intervento della Sovrintendenza, bloccò definitivamente il progetto. Era il marzo 2015.
Da quel momento il Comitato Sarzana, che botta! iniziò una campagna perché Sarzana si dotasse del Piano delle Antenne, avendo come obiettivo la salvaguardia della salute. Su questo aspetto nel novembre 2017 fu invitata la scienziata Fiorella Belpoggi, autrice di ricerche in collaborazione con centri universitari statunitensi. La giunta Cavarra si convinse a varare un Piano. Il Comitato fece osservazioni e proposte, il Difensore Civico, nella qualità di garante della salute, intervenne, favorendo una convenzione Comune Arpal per i rilevamenti. Cavarra lasciò scadere il Piano non completando l’iter.
L’amministrazione Ponzanelli in tutti questi anni non se n'è curata, nonostante il nostro Comitato avesse riproposto il problema. In questo modo Sarzana è costretta a inseguire disarmata gli operatori e a tappare buchi per contenere le proteste dei cittadini.
È una sconfitta anche per l'opposizione, assente su un tema che da tempo avrebbe dovuto porre all'attenzione del Consiglio comunale.
Si è deciso di spostare le antenne in altri siti, ma non si comprende perché i quartieri interessati dovrebbero accettare quello che in via del Fortino non va bene. Forse che la tutela del paesaggio è più importante della tutela della salute? Si scaricano sui cittadini i ritardi e le inadempienze dell'Amministrazione. Chi ha deciso dove trasferire le antenne? Secondo quali criteri? Perché lo si fa prima dell'approvazione del Piano? Vi è stata una preventiva rilevazione dell'inquinamento elettromagnetico nei siti indicati, vista la presenza di altri impianti? Che fine ha fatto la convenzione con Arpal? Perché non si coinvolgono i cittadini? I partiti dovrebbero fare a gara nel dare risposte a queste domande, invece di attardarsi in misera propaganda.
Comitato Sarzana, che botta!