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Siccità e dispersione idrica, Natale: "Servono azioni straordinarie immediate" In evidenza

Il Consigliere regionale del PD sottolinea le ripercussioni non solo sull'ambiente ma anche sull'economia.

“Nella nostra Regione le perdite di acqua hanno risvolti molto preoccupanti. Nonostante i gestori abbiano predisposto un piano di riduzione delle perdite acquedottistiche, da farsi finanziare dai fondi PNRR, la problematica non si avvicina nemmeno lontanamente alla soluzione. Si parla di milioni di metri cubi che vengono dispersi e che invece potrebbero essere risparmiati. Servono azioni straordinarie e immediate da parte della Giunta per ridurre la dispersione e ottimizzare i sistemi per il riuso dell’acqua a partire da quella che si disperde in mare e che potrebbe essere destinata, quantomeno, a usi irrigui”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale che ha presentato un’interrogazione in cui chiede alla Giunta di mettere al più presto in campo azioni per contrastare la dispersione idrica, visto il periodo di siccità che il Paese sta vivendo.

“La Spezia risulta al 17esimo posto tra i capoluoghi di provincia italiani per grado di perdite idriche totali sui volumi immessi nella rete, che raggiunge addirittura il 53,4%. Su un totale di circa 16,87 milioni di metri cubi immessi in rete (498 litri per abitante al giorno), solo 7,86 vengono erogati per usi autorizzati. Nel Comune di Genova le perdite idriche sono il 32,1%: 64,7 milioni di metri cubi immessi in rete (312 pro capite), 43,9 quelli erogati. A Savona la dispersione idrica si attesta sul 28,2%: si contano 6,48 milioni di metri cubi d'acqua immessa (299 pro capite) e 4,65 milioni effettivamente erogati per uso autorizzato. Il Comune più “virtuoso” della Liguria è Imperia, con “solo” il 24% di perdita idrica sul totale: 5,4 milioni di metri cubi immessi (352 per abitante al giorno), 4,1 milioni quelli erogati per usi autorizzati”, snocciola i numeri di una situazione per nulla rassicurante il consigliere PD.

“E’ necessario – prosegue Natale - che tutti gli enti mettano al centro della propria azione gli interventi per diminuire la dispersione idrica. Non è sufficiente la previsione di investimenti finanziati dalla tariffa (e quindi dai cittadini in bolletta) e nemmeno le risorse stanziate dai fondi europei. La dispersione idrica rappresenta un’emergenza di questi anni e come tale deve essere affrontata. Oltre alle conseguenze di natura ambientale è necessario riflettere anche sulle conseguenze che la dispersione comporta alle imprese. È di questi giorni il richiamo arrivato dai vertici delle associazioni che rappresentano le imprese artigiane, Confartigianato e CNA, che richiamano le istituzioni a intervenire per aiutare le imprese a mantenere inalterato le quote di acqua necessarie alle proprie attività”.

“I tempi sono stretti e l’emergenza sta acquisendo tratti che, se non affrontata, rischiano di diventare ingestibili”, conclude.

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