È trascorso un mese dalle elezioni che hanno deciso la rielezione, con grandissimo apprezzamento di gran parte dei cittadini, di Pierluigi Peracchini e la sonora sconfitta di tutte le opposizioni.
Intanto si è formata una Giunta di Centrodestra, sia pure afflitta dai soliti piagnistei finalizzati a far cassa del Sottosegretario Costa sempre prevedibilmente uguale a sé stesso. Assoluto silenzio sui temi della città da parte della Coalizione Progressista, unica presente in Consiglio Comunale.
I difetti che accomunano Destra e Sinistra a Spezia sono gli stessi, non uno straccio di visione del futuro, ma il Centrodestra è apparso più affidabile, impresa non banale, mentre la mancanza di idee si rivelava più grave per il fronte progressista che oggi è smarrito.
E infatti neppure una parola, né di coalizione, affidata alla candidata a Sindaca Sommovigo, né proferita dai maggiorenti delle forze progressiste, sull’esito infelice della gara per calata Paita i cui lavori, guarda un po’, saranno affidati con procedura negoziata, mentre viene bandita la gara del nuovo molo crociere, niente da dire sull’asta deserta dell’ex area IP dei cui destini si occuperà l’ormai inevitabile e previsto fallimento.
Niente neppure sulla curiosa affermazione post elezioni di Peracchini che il porto dovesse essere costruito alla diga e collegato con un tunnel all’autostrada.
E nessuna riflessione su due mesi di campagna elettorale in cui nessun futuro possibile è stato fatto immaginare ma si è riusciti perfettamente a spingere gli elettori nelle rassicuranti braccia di un sindaco fermo ma almeno non pericoloso.
Su questo dovremmo tutti, alcuni di più, lasciatemelo dire, aprire davvero una riflessione, partendo dal dato di realtà: la città, votando e soprattutto non votando, chiede concrete attenzioni al presente e rifiuta ambiguità sulle prospettive future.
I problemi dello sviluppo e della crescita economica si affrontano senza gli spauracchi della catastrofe ambientale e della collusione con i poteri forti, ma anche proponendo soluzioni attuabili lontane dai boschi nell’area IP e dai tunnel sottomarini.
Vincerà il futuro chi sarà in grado di dare queste risposte, che non si inventano in un battere di ciglia.
Antonella Franciosi
coordinatrice provinciale Italia Viva La Spezia