"Dinanzi alle organizzazioni sindacali audite di recente in commissione ho denunciato per l'ennesima volta la latitanza della Regione, ma anche dello stesso Sindaco Peracchini, nel "gestire", si fa per dire, la vertenza che riguarda i 150 lavoratori OSS e le loro famiglie.
Dopo il naufragio della società in house, su cui Regione e Comune non si sono mai spesi sino in fondo; dopo il fallimento a raffica dei concorsi per assumere Oss su base regionale e spezzina, finiti in contenzioso a causa di procedure farraginose e mal gestite; dopo la falsa promessa delle assunzioni degli Oss di Coopservice con contratti a tempo determinato, che rischia ancora una volta di essere un buco nell'acqua per questi lavoratori e lavoratrici con bassa scolarizzazione, ancorché con grande esperienza sul campo, siamo arrivati all'epilogo finale senza ancora una effettiva soluzione per salvaguardare posti di lavoro e stipendi." Così Guido Melley, LeAli a Spezia/Lista Sansa.
"Ho lanciato ad agosto la proposta a Regione, Asl e Comune di predisporre rapidamente una mappatura di tutti i posti da Oss potenzialmente disponibili presso le Rsa e le strutture sociosanitarie private convenzionate con l'Asl 5 e magari anche con l'Asl del vicino Tigullio, in modo da mettere sul tavolo una soluzione concreta da offrire a questi lavoratori. Abbiamo appreso dai sindacati che forse a fine ottobre sapremo qualcosa, con un gioco al rinvio che si sta consumando sulla pelle di tanta gente, tanta brava gente.
È il momento di dire basta a meline e rinvii.
Toti e Peracchini hanno dimostrato di non avere a cuore le sorti di questi 150 lavoratori, non ci hanno mai messo veramente l'impegno che sarebbe servito per portare a compimento la stabilizzazione lavorativa degli Oss di Coopservice, non ci hanno mai messo neanche la passione e l'amor proprio che sono due ingredienti essenziali della vita politico amministrativa al servizio della comunità.
Noi comunque non molleremo e saremo sino in fondo a fianco di questi lavoratori che meritano una soluzione per non perdere il lavoro."