Negli ultimi giorni si legge un dibattito molto acceso per il futuro del San Bartolomeo di Sarzana, sulla quale non entro nel merito, se non per dire che se, protagonisti di una denuncia, si fanno non solo forze politiche, peraltro non tutte di opposizione, ma anche associazioni, cittadini e sindacati, allora problemi e rischi ci sono per davvero, e cominciano ad essere sempre piú evidenti.
É giusto quindi denunciare, e farlo pubblicamente con forza.
Mi cascano le braccia quando leggo esponenti di primo piano del centrodestra spezzino dire che l’impegno di Toti per la nostra sanitá non ha eguali.
Vedono il mondo a testa in giú, perché mi pare non si siano mai raggiunti standard cosi bassi sul servizio. E sono problemi figli di 6 anni di gestione regionale totalmente disastrosa.
Quindi se Sarzana piange, Spezia non ride.
Prendiamo ad esempio l’opera dell’Ospedale del Felettino, e proviamo a misurare questo “impegno senza eguali” di Toti.
Dopo aver fatto fallire un cantiere e farci tornati alla casella di partenza, trascorso piú di un anno, non ci si é ancora mossi dal via. Diceva Toti a Marzo scorso: “Si aprirá entro Aprile il bando per individuare il soggetto cui fará capo la progettazione, la costruzione e la gestione dell’opera”. Subito dietro il Sindaco Peracchini, come sempre zelante verso il Governatore: “Dalle parole ai fatti concreti, dopo anni di promesse e false partenze. Dimostra che stiamo rispettando il cronoprogramma!” Ma non c’é due, senza tre. Quindi anche l’Assessore Regionale Giampedrone: “Risposte concrete ai problemi veri, oltre agli annunci e ai proclami!”
Sono passati 7 mesi da queste frottole. Dov’é il bando? Dov’é il rispetto del cronoprogramma? Che poi, visto che é piú di metá anno, uno dovrebbe chiedersi forse quale sia il cronoprogramma. Dove sono i fatti concreti oltre ai proclami?
Non c’é nulla! E non c’é nulla perché qualcuno al Ministero si é giustamente posto delle domande, sulla sostenibilitá economica di ASL5 rispetto agli impegni che le vengono chiesti nel progetto del centrodestra. Si prevede infatti che ASL riceva 86 milioni di euro dal privato, per poi ridargliene 262 milioni. Portiamo i milioni a migliaia di euro, mi chiedo: quale persona sana di mente, per comprare una casa, accenderebbe un mutuo da 86 mila euro, con l’impegno poi di ridarne 262 mila all’istituto di credito? Nessuna!
Eppure, questa é la stessa destra che accusa quelli di prima di aver impostato il precedente appalto del Felettino in modo strano. Nonostante avesse ottenuto il parere positivo dell’Anticorruzione, e stesse procedendo con le opere previste. Peccato che alla fine Toti e Peracchini lo hanno fatto incagliare ed affossare.
Adesso quello che hanno pensato é fermo, posto dal Governo sotto la lente di ingrandimento, con la richiesta di integrazioni documentali, proprio perché vi é nascosta dietro una partita finanziaria che dissangua le risorse degli spezzini, per metterle in tasca a un privato. Ma la destra ha ancora il coraggio di parlare di “impegno” nella gestione della sanitá e di farci lezioni?
