“La stagione è iniziata a metà giugno, quindi molto tardi, a causa dell'incertezza delle chiusure serali e degli orari per coprifuoco e normative anticovid, ma diciamo che tra giugno e luglio abbiamo un trend in crescita e questo dato è confermato anche ad agosto: ancora non ci sono dati definitivi, ma gli operatori parlano di un tutto esaurito anche per questo mese.
Quindi una stagione che è andata crescendo e migliorando, a dimostrazione del fatto che comunque il nostro territorio è diventato appetibile sotto il profilo turistico”, è con questa analisi che l’assessore Maria Grazia Frijia inizia a tracciare un primo bilancio, seppur provvisorio, e a stagione ancora in corso, del turismo alla Spezia. Un bilancio molto positivo, e che rispecchia la politica scelta in materia di turismo da questa amministrazione: investire sulla città e sui servizi non solo per il visitatore, ma anche per il cittadino.
Il turismo, per la città, è una novità e il lavoro da fare è tanto, ma la ricetta sembra chiara per portare avanti quella che è anche una rivoluzione culturale: “Vediamo tantissimi turisti giovani, che hanno voluto vivere la città, che non è più solo l’hub delle Cinque Terre, ma che è una città accogliente che offre al turista una serie di servizi e punti di ritrovo: molti turisti sono rimasti colpiti dal valore aggiunto dai nostri operatori proprio sotto il profilo dell’ospitalità, a dimostrazione del fatto che l'asciutta accoglienza ligure, che è anche un aspetto se vogliamo caratteristico, non è percepito in maniera così tanto eccessiva ed è un mito sfatato. Per il futuro ovviamente possiamo migliorare: io vedrei bene una stagione prossima con un ulteriore investimento nei servizi, ad esempio con i musei aperti la sera e nei fine settimana: abbiamo già fatto quest'anno alcune giornate dedicate, ma secondo me dovrebbe diventare lo standard.
Questo vale anche per i negozi: i turisti che vivono la città lo fanno al mattino e alla sera, quindi credo sia utile fare un ragionamento in questo senso, magari aprendo più tardi al pomeriggio e restare aperti anche dopo cena. Certamente, oltre ad accogliere il turista, bisogna fornirgli le infrastrutture adeguate: per questo stiamo lavorando per migliorare l’area camper, ma siamo molto attenti anche al turismo sostenibile legato allo sviluppo del cicloturismo collaborando anche con il museo del ciclismo per andare a incentivare tutta questo settore: a fine settembre passeranno di qui dei ragazzi con la bici e che stanno percorrendo la strada da Roma a Milano per arrivare a destinazione il 28 di settembre e partecipare al Forum del Clima, evento patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica. Si tratta di un settore in crescita nel turismo e che si può praticare 365 giorni l'anno soprattutto in un territorio come il nostro, che a questo si presta molto bene. Il turista quando viene deve trovare l'accoglienza e poi le infrastrutture turistiche e proprio su questo ci stiamo impegnando”.
“Il turista viene alla Spezia anche, o a volte principalmente, per andare a visitare il Parco delle Cinque Terre- prosegue Frijia parlando del lavoro fatto dall’amministrazione per permettere ai turisti di non vedere la città solo come ‘dormitorio’, ma di viverla veramente e portare un indotto- Noi dobbiamo avere la capacità di valorizzare il nostro territorio, gli operatori stessi, a partire dalle guide turistiche, passando per la ricettività, ma anche ristoranti e bar, devono essere e sono capaci adesso di raccontare qualcosa per far vivere al turista una bella esperienza; il comune sta lavorando per potenziare questo processo. Abbiamo investito per la riqualificazione del Parco delle Mura, una grande infrastruttura turistica che forse viene sottovaluta, ma è un'opera incredibile, poi il progetto di valorizzazione dei rifugi e gallerie antiaeree in centro città, una cosa molto particolare che può attirare molte persone; la riqualificazione del Parco delle Clarisse e i Giardini Storici, tutti rimessi a posto con un'ottima illuminazione e tutta la cartellonistica dove si spiega la loro storia; poi i percorsi legati al Liberty e al Futurismo e tutta la rete sentieristica”.
Oltre agli investimenti sulla città e sull’accoglienza, fondamentale è il lavoro di promozione: “Stiamo preparando una serie di spot che andranno in onda su Discovery, Real Time e Canale 9, quindi avremo dei passaggi a livello nazionale che possono fare molto; inoltre continueremo la promozione tramite gli influencer: abbiamo scelto di investire su piccoli influencer che hanno un certo seguito, ma che soprattutto hanno un rapporto diretto con i propri follower, questo fa in modo che siano ascoltati e possano indirizzare davvero l’attenzione sul nostro territorio. Sono tutti progetti pensati apposta per avere un riscontro e una continuità nel tempo: non un picco isolato, ma una costante attenzione verso la città. A settembre poi parteciperemo alle principali fiere turistiche, iniziando da Sestri Levante e poi proseguiremo come indicato nel calendario delle fiere di Regione Liguria.
Quello che vogliamo fare è portare i tour operator stranieri, che saranno in Fiera arrivati dall’America, dalla Germania o dalla Francia, a visitare la città e il territorio, in modo che possano conoscerlo e proporlo. Prima di Ferragosto abbiamo registrato un +21% di turisti italiani nel 2021 e abbiamo avuto una crescita rispetto al 2020 che è stratosferica o comunque molto importante anche dei turisti stranieri: non siamo ai livelli del 2019 però ci stiamo ritornando. Quindi anche i turisti stranieri sono stati tantissimi, ma questo fa anche parte del lavoro che abbiamo fatto ad esempio partecipando al progetto ‘10 Comuni’ che prevede la presenza di un ufficio turistico a Nizza per promuovere la nostra città in continuazione; poi abbiamo partecipato una piccola fiera in Francia: su queste cose non puoi avere un riscontro diretto, ma diciamo che alcuni risultati ci sono, continuando a specializzarci bisogna organizzarsi e insistere”.
Nel 2019, prima della pandemia, a gennaio-febbraio, mesi tendenzialmente morti per il turismo in città, si era registrata una crescita del settore, a significare che la nostra città aveva iniziando a vedere dei risultati importanti sotto il profilo della destagionalizzazione, trend che potrebbe ripetersi anche quest’anno, pandemia permettendo: “A settembre ci aspettiamo un trend positivo: abbiamo avuto molti turisti last minute. Certo, tenendo conto dell’inizio dell’anno scolastico, contiamo di avere molto turismo nei fine settimana”.
Quindi, quello che emerge, è che il turista che sceglie La Spezia vuole vivere le esperienze che può offrire il nostro territorio, come i sentieri, il mare e l’entroterra; in generale, resta colpito dalla città che sa mostrarsi per quello che è: non nasce con una vocazione turistica, ma sa accogliere i turisti mettendo in luce le proprie bellezze, esattamente come lo fa per i propri cittadini: “Abbiamo notato come questa caratteristica sia molto apprezzata. In città non esistono locali veramente turistici o luoghi dedicati esclusivamente ai turisti. I visitatori vanno a mangiare e vivono la città esattamente come fanno gli spezzini”, e per un turismo esperienziale questo è un grande valore aggiunto. Inoltre l’aspetto importante legato alla sicurezza: “Abbiamo visto quest’estate molti gruppi più o meno numerosi di ragazze, e questo mi ha fatto molto piacere perchè significa che La Spezia è percepita come una città fondamentalmente sicura e anche questo è importante perchè vale sia per gli spezzini che per i turisti”.
In questa ottica, cioè valorizzare l’esistente e le proprie caratteristiche, anche il Palio del Golfo potrebbe rivelarsi volano per il turismo: “L'obiettivo è che diventi una vera e propria attrazione turistica”. Come sappiamo, la nuova edizione viene progettata già all’indomani dell’edizione appena conclusa, per questo chiediamo dettagli a Frijia, che ha anche la delega al Palio: “Ci siamo presi qualche giorno di riposo, ma siamo già al lavoro: l'obiettivo è quello di fare in modo che il Palio arrivi alla sua centesima edizione come un grande evento Nazionale, quindi i prossimi anni saranno dedicati a questo grande lavoro. Quest’anno siamo stati tra gli unici ad organizzare un evento di questa portata in Liguria, ma anche a livello nazionale, interamente Covid-free e abbiamo dimostrato di essere capaci di riuscire a mantenere viva una tradizione così importante senza tralasciare la sicurezza, di questo siamo molto orgogliosi”.
Ma il fattore decisivo per la crescita del turismo resta la capacità di fare squadra con i Comuni vicini: “I territori devono collaborare insieme per andare a sopperire alla proprie mancanze: se io non ho la spiaggia userò quelle di un altro Comune, come Lerici o Porto Venere, se alle Cinque Terre non è possibile accogliere tutti perché c'è un problema di infrastrutture, sfrutterò la città; anche l'entroterra agricolo con il biologico può essere un valore da promuovere e quindi collaborerò con la Val di Vara e con Val di Magra. Credo che incentivare questo ragionamento sia il lavoro principale che spetta al Comune capoluogo di Provincia”.