Si è svolta oggi pomeriggio, venerdì 23 ottobre, la consueta intervista al vice segretario del Partito Democratico Andrea Orlando, di Tommaso Labate, noto giornalista del Corriere della Sera.
Moltissimi i temi trattati: dall’analisi del recente voto per le elezioni regionali, al futuro del PD; dalla gestione dell’emergenza sanitaria, fino alla ricostruzione dell’economia del Paese.
Partendo dall’alleanza con il M5S, guardando alle prossime elezioni amministrative che vedrà protagonista anche Roma, Orlando ha spiegato: "Credo si possa pensare ad un’alleanza, che però non può prevedere la ricandidatura della Raggi”.
E proprio parlando della progettualità delle alleanze, Orlando ha spiegato l'esperienza elettorale in Liguria con Sansa: "Di questa esperienza resta molto. C'è chi dice che da soli avremmo avuto una prospettiva per il futuro, ma io credo il contrario, ce lo dicono i ballottaggi. L'alleanza che abbiamo costruito ha aperto la strada a elettorati sommabili, questo dà una competitività al Pd che prima non c'era. Se guardiamo i numeri in Liguria, ci sono province dove già questo nuovo centrosinistra potrebbe vincere, come alla Spezia e a Savona. Non lo è a Genova per l'effetto Bucci e per la ricostruzione del ponte Morandi che ha pesato. Ma credo che questa si ridurrà nel corso dei mesi e noi dovremo essere pronti a riempire quello spazio con proposte”.
“Il nuovo centrosinistra deve essere rigenerato”, ha aggiunto Orlando guardando al futuro del PD soprattutto.
Infine Andrea Orlando ha speso alcune parole sullo scenario locale, parlando della Spezia: “Sia alla Spezia che a Sarzana ci sono condizioni da ballottaggio. Noi non dobbiamo fare errori, dobbiamo ripartire avendo la capacità di allargare alle forze civiche, proponendo non tanto una critica al passato quanto un progetto per il futuro puntando a una riconquista dell'autonomia della città. Non abbiamo un sindaco, ma un proconsole di Toti, anche se Spezia è stata la provincia trattata peggio durante la pandemia, e anche nei mesi passati, basti guardare alla costruzione del nuovo ospedale. Credo che l’esempio migliore sia quello della Bulgaria con l’Unione Sovietica: La Spezia è il luogo dove si è realizzato un ‘totismo’ in purezza, con un sindaco non in grado di dire di no anche quando le condizioni di Genova vanno contro gli interessi della città, per questo credo serva maggiore indipendenza”.