Paolo Bufano, del Pd di Sarzana, interviene in merito al post che, sabato 7 dicembre, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha pubblicato sulla sua pagina Facebook: "Nell’Archivio di Stato della Spezia abbiamo un patrimonio di inestimabile valore del poeta: l’originale della Pax Dantis, che nel 1306 concluse la guerra tra i Malaspina e i Vescovi di Luni, e pagine autentiche di canti del Purgatorio e del Paradiso della prima edizione della Divina Commedia".
"Che l'Archivio di Stato della Spezia ospiti le tabulae della Pace di Dante, documenti notarili rogati nel 1306 dal notaio Giovanni Parente di Stupio in occasione del passaggio del Sommo Poeta in Val di Magra, è circostanza nota da almeno un secolo - afferma Paolo Bufano - Il documento, ospitato dapprima presso l'Archivio Notarile di Sarzana, è dal 2005 in deposito presso l'Archivio di Stato".
"In quanto depositario di questo straordinario documento - aggiunge Bufano - l'Archivio di Stato della Spezia ha partecipato nel 2020 a una iniziativa voluta dal Consiglio dei Ministri per celebrare il Sommo Poeta il 25 marzo di quell'anno, con la contestuale creazione di un accesso alle "carte di Dante", attraverso il sito internet del medesimo Archivio di Stato.
Tutte vicende che hanno avuto vasta eco, così come circostanze pubbliche successive (ad esempio nel 2021, in occasione del 700esimo anniversario della morte del sommo poeta)"
Quanto alle "PAGINE AUTENTICHE" della Divina Commedia, Bufano afferma: "La prima edizione 'moderna' della Commedia risale al 1472, è nata a Foligno ricopiando a stampa il cosiddetto Codice Lolliniano, un manoscritto trecentesco oggi conservato nella Biblioteca del Seminario di Belluno. Il più antico manoscritto dantesco - noto come manoscritto landiano all'interno del codice beccario - risale invece al 1336 ed è attualmente conservato presso la Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza".
"Quando Peracchini parla di "PAGINE AUTENTICHE" del Purgatorio e del Paradiso a cosa si riferisce?", chiede Bufano.
"È noto infatti che mentre l'Inferno venne reso pubblico tra il 1314 e il 1315 a Verona, il Purgatorio fu divulgato l'anno seguente (nel 1316) mentre la prima 'pubblicazione' del Paradiso avvenne a Ravenna, per merito dei figli Pietro e Jacopo, solo dopo la morte del Poeta (1321). E gli ultimi tredici canti dopo essere stati rinvenuti dai figli in un nascondiglio nella casa di Ravenna".
"Peracchini fa forse riferimento al padre di tutti i manoscritti della Divina Commedia, quello di pugno di Dante di cui non si è mai rinvenuta traccia?", conclude Bufano.