"È pressoché impossibile trovare un aggettivo che qualifichi il comportamento della direzione di Asl5 rispetto alla situazione che si è venuta a creare con lo slittamento dei concorsi per primario di alcuni reparti", così commenta in una nota il Gruppo Sanità Italia Viva.
"Paradossali altresì le giustificazioni date dal commissario Troiano, sulle quali pretendiamo precisi chiarimenti. Cosa significa aver interrotto i concorsi programmati per ragioni istituzionali? Quali sarebbero queste ragioni?".
"A fronte di 5 primari che mancano in reparti strategici, vengono fatti slittare senza ragioni adeguate due concorsi a data da destinarsi. I due reparti interessati alla carica del primariato sono da tempo senza una guida. Così come siamo tutti consapevoli manchino primari nei reparti di Geriatria e Pneuomologia, due realtà che sono state in prima linea nel fronteggiare l’emergenza Covid e che necessiterebbero di una nuova organizzazione per essere pronte a fronteggiare nuove emergenze ma anche a riprendere le normali attività tutt’ora sospese".
"Tutte le difficoltà nello svolgere i concorsi si attribuiscono alla mancanza degli esaminatori. Ma possibile che la priorità della dirigenza fosse quella di assumerne un ingegnere clinico nello staff del commissario piuttosto che colmare immediatamente le lacune dei primari che mancano nei reparti?".
"Ci chiediamo che libertà di azione abbia Asl in merito e semmai ci rivolgiamo ad Alisa: è assurdo. Chi vive e lavora in un ospedale sa bene che l’assenza del primario per troppo tempo comporta difficoltà organizzative e va ad inficiare l’attività di tutti i sanitari. Commissario, altro che non ci sono problemi, ci sono eccome. Le ragioni di questi problemi per noi sono tutte come sempre politiche e amministrative: la confusione totale nella quale opera la dirigenza di Asl5 e di Alisa che hanno gia dato in queste settimane piena dimostrazione di non essere all’altezza della situazione".
"Ora vorremmo capire, si rinviano tutte le decisioni fino ad ottobre? La sanità spezzina non può più aspettare, nessuna promessa e nessuna passerella elettorale. Devono ripartire i servizi alle persone, vanno riorganizzati i reparti e colmate le carenze di questi mesi difficili che sono gravati unicamente sulle spalle di tutto il personale medico e sanitario. Non è più accettabile una gestione della sanità così deficitaria e totalmente incapace di rispondere ai bisogni dei liguri".